Carpooling, Bosch pensa a chi lavora
25.06.2019 - in

Carpooling, Bosch pensa a chi lavora

Tanti colleghi che partono dalla stessa zona per arrivare a lavoro? Debutta SPTL (split), app pensata per il carpooling. Obiettivo: meno costi per l’auto, stress al volante ed emissioni. 

Abolire lo stress quanto possibile, raggiungere l’ufficio in compagnia dei colleghi, condividere viaggi di lavoro, ma anche allargare la propria rete professionale. Sono solo alcune delle opportunità individuate da Bosch con il carpooling aziendale. Il colosso mondiale in men che non si dica ha creato un algoritmo efficiente in grado di mettere in contatto tutte le persone di uno stesso contesto lavorativo. Obiettivo? Condividere i percorsi stradali simili per raggiungere l’ufficio (e non solo…). Ne è uscita fuori un’applicazione gratuita, facile da usare, che dimezza impatto ambientale delle auto e i costi: SPLT (split!)

routesSPLT

SPLT, come funziona il carpooling di Bosch

L’App si scarica su Play Store o su App Store. La registrazione avviene con il proprio indirizzo email e con il codice fornito dall’azienda. Una volta nel database, gli utenti intenzionati a intraprendere lo stesso percorso vengono matchati dall’algoritmo, che dà loro la possibilità di contattarsi e accordarsi. Ovviamente è possibile pianificare viaggi con flessibilità, visualizzando in tempo reale chi sceglie il servizio e i tempi di percorrenza. Il costo totale della corsa è comprensivo dei pedaggi e calcolato sulla base delle tabelle ACI (0,40 euro per chilometro), gestibile tramite App e ripartito equamente fra tutte le persone a bordo dell’auto che possono essere anche più di due.

Carpooling, una soluzione per l’ambiente

Una soluzione che oltre a far risparmiare sul portafoglio (aziedale o no), nel quotidiano può influire molto sull’ambiente, con la riduzione del traffico urbano e la conseguente diminuzione delle emissioni di CO2. Un merito, quello della sostenibilità, del resto, che a fine anno è sempre più ricercato tra i traguardi aziendali.
Per il 2019 la situazione è ricca di sfide, ma siamo convinti che la diversificazione della nostra azienda possa offrire numerose opportunità di business per affrontare tale contesto attraverso la competenza tecnologica – ha commentato Gerhard Dambach, AD Bosch Italia  – tutte le 400 sedi Bosch, nei diversi Paesi del mondo, saranno a impatto zero a partire dal 2020 e per quanto riguarda la qualità dell’aria vogliamo limitare il più possibile l’inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti. Non ci concentreremo solo sui motori: offriremo soluzioni più sostenibili puntando a raggiungere l’obiettivo ambizioso della ‘carbon-neutrality’ entro poco più di un anno”.