Intervista a Carlotta Fedeli, pilota e mamma a tutto gas
28.06.2019 - in

Intervista a Carlotta Fedeli, pilota e mamma a tutto gas

 

Romana, classe 1992 ed una tenacia da far invidia: è lei Carlotta Fedeli, l’unica donna attualmente impegnata nel Campionato Italiano TCR DSG Endurance a bordo di una Cupra TCRDSG della Scuderia del Girasole.

Carlotta si divide tra la vita da pilota e quella di mamma di Adele, una splendida bimba di 9 mesi, e pensate un po’, in famiglia non è neppur la sola che si diverte a correre a più di 200 km/h: anche il marito Federico Paolino, è infatti un pilota professionista. Come si suol dire…Dio li fa’ e poi li accoppia!

Battute a parte, iniziamo la nostra intervista e siamo curiosissime di sapere come sia iniziata questa passione, nonché quello che è stato il percorso che l’ha portata fino a qui.

Mio papà correva in moto e quindi ho sempre avuto i motori nel sangue. A dire il vero ho iniziato abbastanza tardi, a 15 anni con i kart nella categoria Easy Kart ed a 18 anni ho fatto la mia prima gara su un’auto turismo. La prima macchina che ho guidato è stata, tra l’altro, proprio una SEAT, dopodiché ho partecipato al Mini Challenge ed al CITS (Campionato Italiano Turismo di Serie), 3 anni di Ibiza, 2 di Leon e poi… ho dovuto prendermi una pausa per via della nascita della mia bambina”.

Pausa che, udite udite è durata anche meno di un anno, anzi Carlotta ci racconta che in realtà aveva partorito da soli 16 giorni quando è tornata in pista per una gara…

“Ho voluto farlo subito per sfatare il mito che un pilota si prenderebbe un secondo a figlio! Anzi è andata pure benissimo perché a Vallelunga in quella occasione, ho vinto la categoria al volante di una Seat.”

Attualmente dove troviamo Carlotta?

“Quest’anno sono impegnata nel Campionato Italiano TCR DSG Endurance, che a me piace parecchio dal momento che preferisco le gare di durata a quelle sprint, perché hai più tempo per scaldare il tutto, per fare tutte le valutazioni del caso. Condivido la vettura con un altro velocissimo pilota, Cosimo Barberini e ci siamo fin da subito trovati bene: lui da una parte è molto veloce e sfrutta tantissimo la macchina, io invece vado un po’ meglio nell’endurance, perché sono un po’ più diciamo “conservativa”, ma ho il pregio di riuscire a mantenere a lungo lo stesso tempo sul giro.”

Vita da mamma e pilota, come riesci a gestire le due cose? È cambiata la tua visione delle corse da quando è nata la tua bambina?

“Da quando sono mamma sono diventata più consapevole su alcune cose, anche a livello mio personale e sono migliorata proprio in quello che è l’approccio del weekend di gara, lo vedo sotto un altro punto di vista e mi sento migliorata. È difficile sinceramente, soprattutto perché Adele ha solo 9 mesi, è piccola, e non riesco a portarla sempre con me ma ha la fortuna di avere i nonni che ci seguono e che fanno un po’ da “baby-sitter”. Ti posso dire però che, nonostante sia così piccola e le diano fastidio i rumori, riesce a dormire anche con le GT3 accese! È già abituata al “peggio!” (Sorride nel confidarci questo piccolo aneddoto della figlia.)

E se ti dicesse un giorno “Mamma voglio correre anche io”?

“Ma…io spero di no! Perché poi diventeremmo troppi a correre in casa! Ovviamente però se vorrà farlo, ben venga!”

A proposito di donne e motori ed eventuali pregiudizi, cosa puoi raccontarci in base alla tua esperienza nel mondo del motorsport?

 “A dire la verità non ho mai avuto problemi nelle corse per il fatto che sono donna, è più lo spettatore esterno che ci prende un po’ in giro…ma tra piloti quando sei in pista non mi è mai successo nulla di strano, non si fanno distinzioni e mi sono sempre trovata bene.”

Photos by Michele Grifantini

Photos by Michele Grifantini

Carlotta è una donna con la D maiuscola e ama tirar fuori le unghie per confrontarsi ad armi pari con i suoi colleghi uomini…tra l’altro forse non sapevate che anche lei ha partecipato alle selezioni della W Series, la serie 100% al femminile, ma com’è andata in quella occasione e cosa ne pensa Carlotta?

“Purtroppo non è andata bene, ma era un qualcosa che volevo fare davvero! Sono auto prestanti e ne valeva la pena. Però ti posso dire che oggi essere l’unica donna a correre in mezzo a tanti uomini mi dà ancora più soddisfazione. Dall’occhio esterno può sembrare un po’ “limitante” aver fatto una categoria solo per le donne, ma a noi non manca niente per andare forte quanto un uomo. Anche le ragazze che oggi corrono in W Series hanno sempre corso Campionati in mezzo agli uomini ed alcune sono anche arrivate davanti come me. Io sono certamente a favore di questa categoria, perché siamo talmente poche nelle corse che è giusto spingere affinché si incrementi il numero delle presenze femminili per arrivare ad alti livelli, ma dall’altro lato per farti un esempio, quando mi premiano per la categoria femminile, io non sono contenta, perché io sono come loro, non ho niente di meno! Punti di vista insomma!”

Qual è la sensazione che ti emoziona di più quando sei in auto? Cosa ti spinge a correre ed a non pensare di smettere per nessuna ragione?

“Per assurdo la cosa che mi piace di più è il nervosismo che ho un pochino prima della gara, l’adrenalina prima di salire in auto. E un po’ un controsenso è vero, ma mi piace!”

Mai avuto paura?

“Paura…no, o meglio devi avere sempre un minimo di paura, altrimenti fai cose folli, fuori di testa, come quando avevo appena iniziato a correre in auto a 18 anni e me la rischiavo in modo estremo. Ero un po’ incosciente a dirla tutta e non andavo nemmeno forte come ora per di più! Dopo essermi presa un po’ di paura a seguito di qualche incidente, sono “tornata un po’ indietro”, ed ora che faccio le cose con più consapevolezza vado più forte di prima e in sicurezza!”

Una giovane donna, con i piedi per terra e le idee molto chiare, che sprizza passione per le corse da tutti i pori, lo si vede e lo si sente quando ne parla e le brillano gli occhi, proprio come quando ci racconta della piccola Adele. Un amore incondizionato quelle per le corse, una passione che la spinge a non mollare mai, ad ingranare una nuova marcia, lasciando spesso tutti di stucco, come ha fatto proprio in occasione del weekend di Misano, 3° round del campionato, dove partita dalla 5° posizione, insieme al suo compagno di squadra si è portata a casa un fantastico 3° posto in notturna.

Obiettivi e sogni per il futuro?

“Ho sempre corso sulle turismo con trazione anteriore quindi mi sono specializzata su questo tipo di auto. Il sogno è partecipare al mondiale di questa categoria, il WTCR o anche l’Europeo. Ruote coperte in ogni caso!”

Auto stradale?

“Per strada non vado forte, mio marito dice di sì, ma non è così! Poi da quando ho la bambina ancora meno. Ho un fuoristrada, un Wrangler figurati! Ma la mia sportiva preferita resta la Lamborghini, mi piace da morire!”

Un idolo e un pilota con cui ti piacerebbe confrontarti in pista?

“Una persona che apprezzo moltissimo in questo momento è Tatiana Calderòn. Arrivare a fare quello che sta facendo lei, per di più essendo donna, è ancora più difficile. La stimo tantissimo e mi piacerebbe avere un confronto con lei, sempre a ruote coperte però eh! Un’altra persona che stimo davvero tanto viene dal mondo delle due ruote invece ed è Tony Cairoli, per me un extraterrestre!”

Che dire di Carlotta, pilota, mamma e donna fantastica! I maschietti (ed anche Tatiana ndr… ) sono avvisati! Carlotta è pronta a darvi filo da torcere, già dalla prossima gara in programma sul circuito del Mugello, dal 19 al 21 luglio 2019! Uomo avvisato…mezzo salvato, si dice così vero?

Vai Carlotta, giù tutto il gas!