
Nastri d’argento 2019, i candidati sotto i riflettori con Mazda
Una sfilza di Mazda hanno accompagnato i vip al Maxxi di Roma per la candidatura ai nastri d’argento. Il più antico e prestigioso riconoscimento nel settore.
Un anno davvero importante per i Nastri d’argento. Nati nel 1946 e giunti alla 73esima edizione, sono il più antico riconoscimento per il cinema, secondi a livello mondiale solo agli Academy Awards: rappresentano una tra le iniziative più prestigiose del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
Nastri d’argento 2019: i canditati
Quest’anno nello specifico c’è stato il film più candidato di sempre ai Nastri d’Argento: Il traditore, di Marco Bellocchio, con Undici nomination. A Pierfrancesco Favino invece la guida della classifica dei titoli dei premi dei Giornalisti Cinematografici.
A seguire tra i film con 8 nomination ciascuno, Il primo Re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, seguiti con 7 da Euforia di Valeria Golino, unica regista che sfida per la migliore regia – la sola categoria dove le candidature sono 7 e non 5 – Bellocchio, De Angelis, Giovannesi, Martone, Rovere e Guadagnino. Sono 7 anche le nomination per Capri-Revolution di Mario Martone. Seguono, con 4 , Suspiria, Il Campione e Moschettieri del re – La penultima missione e con 3 candidature Ma cosa ci dice il cervello, Ricordi?, Troppa grazia e Una storia senza nome.
Nastri d’argento 2019: tutte le nomination
Rispetto alle ‘cinquine’ rese note al Maxxi due registe – Margherita Ferri con Zen sul ghiaccio sottile e Michela Occhipinti con Il corpo della sposa sono in ‘cinquina’ insieme a Il Campione di Leonardo D’Agostini, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio e Ride, debutto alla regia di Valerio Mastandrea.
Per il soggetto, cinque film molto diversi tra loro: Il grande spirito di Sergio Rubini, Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, Tito e gli alieni di Paola Randi e due commedie nate sulle altrettante idee originali di quest’annata: La prima pietra di Rolando Ravello e Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno.
Per la sceneggiatura si sfidano invece Euforia di Valeria Golino (Francesca Marciano e Valia Santella con Valeria Golino e la collaborazione dello scrittore Walter Siti), Il traditore di Marco Bellocchio, scritto dal regista con Ludovica Rampoldi, anche qui Valia Santella e Francesco Piccolo (con la collaborazione di Francesco La Licata), La paranza dei bambini, proprio per la scrittura di Maurizio Braucci, Roberto Saviano e del regista Claudio Giovannesi) premiato a Berlino e, ancora, Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis anche autore della sceneggiatura con Umberto Contarello e Una storia senza nome di Roberto Andò, scritto dal regista con Angelo Pasquini e la collaborazione di Giacomo Bendotti.
Per la commedia – che i Giornalisti premiano da oltre dieci anni – i cinque titoli sono: Bangla di Phaim Bhuian, Bentornato Presidente di Giancarlo Fontana e Giuseppe G.Stasi, Croce e delizia di Simone Godano, Dolceroma di Fabio Resinaro e Troppa Grazia di Gianni Zanasi.
Per la produzione sono candidati Bibi Film, Groenlandia con 3Marysenterteinment, IBC Movie e Kavac, Indigo (e HT) e Palomar con un’ampia collaborazione, su quasi tutti i titoli, di Rai Cinema e il contributo di alcuni partner (tra i quali Sky Cinema, Vision Distribution e Tim Vision con La paranza dei bambini prodotto da Palomar) tra i titoli prevalentemente candidati nelle categorie del miglior film e della migliore regia.
Attrici e attori: Alessandro Borghi (Il primo re), Andrea Carpenzano (Il Campione), Pierfrancesco Favino (Il traditore), Marco Giallini e Valerio Mastandrea (in coppia per Domani è un altro giorno) e Riccardo Scamarcio (Euforia, Il testimone invisibile, Lo Spietato) sono candidati come migliori protagonisti. Per Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso), Marianna Fontana (Capri-Revolution), Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome), Thony (Momenti di trascurabile felicità) e Pina Turco (Il vizio della speranza) le nomination delle protagoniste. Non protagonisti 2019 Stefano Accorsi (Il Campione), Alessio Lapice (Il primo Re), Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane (Il traditore), Edoardo Pesce (Non sono un assassino), Benito Urgu (L’uomo che comprò la Luna)
Non protagoniste invece Marina Confalone (Il vizio della speranza), Isabella Ferrari (Euforia), Anna Ferzetti (Domani è un altro giorno), Valeria Golino (I villeggianti) e Maria Paiato (Il testimone invisibile).
Ancora una volta candidature per attrici e attori (protagonisti e non) di commedia: con Stefano Fresi (protagonista in C’è tempo, nominato anche per L’uomo che comprò la luna e Ma cosa ci dice il cervello), la coppia Paolo Calabresi-Guglielmo Poggi di Bentornato Presidente, Fabio De Luigi (10 giorni senza mamma, Ti presento Sofia) e, anche loro in coppia, Fabrizio Bentivoglio e Alessandro Gassmann per Croce e delizia.A Chiara Martegiani per il film Ride, Pietro Castellitto per La Profezia dell’Armadillo, Giampiero de Concilio per Un Giorno all’Improvviso e Benedetta Porcaroli per Tutte le mie notti riceveranno il ‘Premio Biraghi’ per le più giovani rivelazioni dell’anno.
Il prossimo appuntamento? A Taormina: il 29 giugno.