Due Lamborghini sulle tracce di Valentino Rossi…
26.07.2019 - in

Due Lamborghini sulle tracce di Valentino Rossi…

Non capita tutti i giorni di trovarsi in un parcheggio e poter scegliere tra Urus, Aventador S Roadster e Huracan Performante Spyder. Del resto non ero in un parcheggio qualunque ma a Sant’Agata Bolognese, nel quartier generale di Lamborghini. Mi sono sentita come Alice nel paese delle Meraviglie: da quale potevo iniziare? Urus e Huracan le conoscevo già quindi ho scelto quella che ancora mancava nel mio “garage” ideale: la Aventador S Roadster, che Ilaria e Chiara avevano già provato in occasione del Parco Valentino.

Da Sant’Agata Bolognese a Bertinoro

Salgo in auto, chiudo la portiera ad ali di gabbiano, alzo il cupolino rosso come quello dei jet militari e schiaccio il pulsante per dare fiato al motore: un 6.5 litri V12 aspirato che quando si accende scatena una vera e propria sinfonia. Il primo tratto è di autostrada ed è una buona occasione per prendere confidenza con un’auto che mi incuteva un po’ di soggezione.

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Del resto mi trovo su una macchina che ha raccolto l’eredità degli storici modelli S di Miura, Islero, Countach e Urraco e le sue prestazioni sono “importanti”: 740 cavalli, 690 Nm di coppia a 5.500 giri e un rapporto peso/potenza di 2,2 kg/cv, numeri che però non riescono a spiegare le sensazioni che si provano quando si è al volante. Per gustarmi ancora di più la guida ho tirato giù il finestrino posteriore, che fa entrare il sound del motore e mi sono sentita diventare un tutt’uno con la macchina. Lascio l’autostrada a Forlì con destinazione Bertinoro, un piccolo borgo medievale sulle colline romagnole che sorge sul monte Cesubeo. La strada diventa sinuosa, si stringe e si inerpica ma la Aventador S non si scompone: gli ammortizzatori magneto-reologici adattano il comportamento delle sospensioni e la rendono meno rigida sul ciotolato medievale, il tasto per alzarla di qualche centimetro da terra è inoltre comodissimo per superare dislivelli e pendenze.

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Parcheggio direttamente in piazza della Libertà, sotto Palazzo Ordelaffi, che è il palazzo comunale, ma anche qui la Aventador non ha problemi e risulta agile come un’utilitaria, grazie alle quattro ruote sterzanti si parcheggia in un attimo, sotto gli occhi di curiosi e passanti che si fermano ad ammirare questo mostro di potenza: impossibile passare inosservati!

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Oltre alla Piazza, a Bertinoro ci sono diversi angoli da non perdere come la Rocca, che venne costruita in modo da fonderla perfettamente con gli speroni di roccia sui quali poggia, rafforzandola ulteriormente come difesa naturale. Ma anche la Concattedrale del 1500 in stile bramantesco o la Colonna degli Anelli. Questo è il monumento principale che testimonia lo spirito ospitale dei cittadini: ha 12 anelli che servivano per legare le briglie dei cavalli, ad ogni anello corrispondeva il nome di una famiglia e, a seconda di quella che veniva scelta per legare il cavallo dei viaggiatori, la famiglia corrispondente aveva l’onore di ospitare il forestiero. Infine non potete perdere, nella vicina frazione di Polenta, la pieve di San Donato, che è quella di cui parla Giosuè Carducci nel suo canto “La Chiesa di Polenta” dove si chiede se Dante si fosse inginocchiato proprio lì. Per alcuni divenne certezza e il piccolo paese fu battezzato con il nome di “Polenta di dante”. E sempre a proposito di nomi, Bertinoro ne ha uno che dovrebbe derivare da Britannia e dall’usanza dei pellegrini che da Roma erano diretti verso quelle terre o viceversa, di far tappa sul monte Cesubeo per ristorarsi. E anche noi ci ristoriamo proprio qui, al Ca’ de Be, un’osteria con una vista bellissima sulla pianura sottostante e infatti tutti la conoscono come “il balcone della Romagna”. Si mangia seguendo rigorosamente le orme della tradizione e le materie prime arrivano esclusivamente da produttori locali.

Inutile dire che era tutto squisito e, con l’energia accumulata, siamo pronti per la seconda tappa del viaggio.

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Da Bertinoro a Misano

Ancora qualche chilometro tra le colline e poi un’altra oretta scarsa di auto per

arrivare al Misano World Circuit Marco Simoncelli, dove i giovani piloti di Lamborghini Squadra Corse ci aspettano per una gara in go kart, di cui vi ho già raccontato.

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A Misano respiriamo l’aria delle corse: fervono i preparativi per le gare del Blancpain GT e del Super Trofeo Europa che si disputano nel weekend. Per noi l’occasione è buona per togliere il tetto della Roadster che si “scompone” e si ripone nel cofano anteriore. Certo lo spazio a disposizione per i bagagli diventa praticamente nullo ma è anche vero che, al volante di questa macchina, si ha tutto quello di cui c’è bisogno e non serve altro!

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Strada panoramica San Bartolo

E’ giunto il momento di provare le macchine su una strada che è diventata famosa perché è qui che si è formato il mitico Valentino Rossi: la Strada Provinciale 44 che si snoda attraverso il Parco naturale del Monte San Bartolo. Circa 25 km strada tutta a curve e saliscendi sulla costa che regala panorami bellissimi sul mare turchese, come il colore delle Lamborghini che ho guidato! Prendetevi una mezza giornata perché una volta che l’avrete fatta in un senso sarà bello ripercorrerla anche al contrario fermandosi nei borghi che si incontrano per fare merenda o anche solo per scattare qualche foto. Da Misano ci si dirige verso Gabicce e si prende il bivio per Gabicce Monte. Da qui potete fare anche una deviazione verso la baia della Vallugola, dove si trova un suggestivo porticciolo turistico e una bella spiaggia. La leggenda narra che qui si cela un’intera città sommersa, Valbruna. Deviazioni a parte, la strada inizia subito a salire e a inerpircarsi: divertimento puro con la Huracan Performante Spyder, ovviamente aperta!

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Il V10 aspirato da 5.2 ha 640 cv e 600 Nm di coppia a 6.500 giri, supera i 325 km/h e va da 0-100 in 3,1 secondi. Naturalmente non sono prestazioni che ho potuto sperimentare su questo percorso, ma quello che ho potuto assaporare è la gioia di guidare questo bolide che ha una tenuta di strada, una reattività e un’aerodinamica impressionanti. La trazione integrale, il cambio doppia frizione LDF a 7 marce, lo sterzo preciso, i freni strepitosi sono gli ingredienti che trovano la sintesi in un rapporto peso/potenza di 2,35 kg/cv.

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Questo è possibile anche grazie all’utilizzo del Forged Composites®, un materiale plasmabile in fibra di carbonio brevettato da Automobili Lamborghini che rende l’auto ancora più leggera. Tornando alla strada, si prosegue per Casteldimezzo, un piccolo borgo a 200 metri sul livello del mare dal quale si gode una spettacolare vista sulla valle che spazia fino a Gradara (ci potete arrivare in un quarto d’ora in macchina), dove si svolse la storia d’amore tra Paolo e Francesca raccontata da Dante nel V Canto dell’Inferno. La strada continua sempre costeggiando il mare e si arriva a

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Fiorenzuola di Focara che, con Casteldimezzo, Gradara e Granarola, è uno dei quattro castelli che risalgono al X e al XIII secolo e furono costruiti per creare un sistema difensivo per controllare il valico della Siligata. E’ un borgo che merita una passeggiata perché è proprio una bomboniera, con i suoi vicoli e le sue piazzette conservate perfettamente. Poi dritti fino a Pesaro, dove potete sbucare direttamente a Villa Caprile. Risale al 1640 e fu fatta costruire dal marchese Giovanni Mosca. Giochi d’acqua e tre terrazzamenti che ospitano un giardino all’italiana, piante da frutta e aromatiche, dal 1876 è una scuola pratica di agricoltura ed è sede dell’Istituto Tecnico Agrario “Antonio Cecchi”. Durante la stagione estiva, il teatro all’aperto ospita eventi e appuntamenti culturali di cui io però non ho approfittato perché non volevo scendere dalla Performante!

And the winner is…

E’ stato bellissimo guidare la Aventador S e la Huracan Perfomante Spyder e sarebbe bello non scegliere e prenderle entrambe, ma ho una preferita tra le due, come vi dicevo nelle stories di Instagram.

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La Aventador ha un sound che va dritto al cuore e anche le portiere così appariscenti sono due punti a suo vantaggio. Se fossi un giovane rampollo vorrei senza dubbio lei. Ma guidare la Huracan Performante Spyder mi ha lasciato un piacere e un appagamento che raramente ho provato. Nonostante abbia qualche cavallo in meno rispetto alla Aventador e in valore assoluto le sue prestazioni siano inferiori, l’ho trovata insuperabile nell’handling, mi è piaciuto molto di più il cambio e l’ho trovata meno nervosa. Sarà l’Aerodinamica Lamborghini Attiva (ALA) che aumenta la stabilità e la velocità di percorrenza in curva e favorisce la fase di accelerazione, sarà il design, sarà il suo carattere, sarà che è una vera cabrio, sarà tutto l’insieme, ma è stata capace di darmi emozioni di guida senza eguali. La cosa che accomuna le due Lamborghini, secondo me, è che, nonostante sembrino cattive e difficili, si tratta di auto in cui ci si sente immediatamente a proprio agio e facili da guidare. A meno che non vogliate portarle al limite, cosa assolutamente da non fare lungo il percorso che vi ho illustrato. La pista è il luogo più adatto…quindi tornate a Misano e preparatevi per un trackday oppure per il Super Trofeo con Squadra Corse Lamborghini!