Facciamo il punto della stagione di Formula1, dopo il Gran Premio di Hockenheim
29.07.2019 - in

Facciamo il punto della stagione di Formula1, dopo il Gran Premio di Hockenheim

A Hockenheim si è svolto uno dei Gran Premi di Formula 1 più coinvolgenti della stagione. La pioggia che si è abbattuta sul circuito ha condizionato la gara, con tanti colpi di scena e la vittoria di un Verstappen che sta diventando sempre più maturo. Vettel che parte ultimo e arriva secondo, Kvyat inaspettatamente terzo e le Mercedes che sorprendono negativamente. Arriviamo così a metà del Campionato, facciamo il punto della stagione.

Gran Premio di Hockenheim: impossibile addormentarsi!

Per i ferraristi, la giornata di sabato era finita con dentro le orecchie la musica agghiacciante dei goblin in profondo rosso. Il profondo rosso della Ferrari che sembrava in un tunnel senza fine, accentuato ancora di più dall’organizzazione perfetta della Mercedes, che poteva cambiare nel colore della carrozzeria e della tuta dei meccanici ma che non cambiava nella sua efficienza e nelle sue dimostrazioni di forza…sue e di Hamilton, il campione che non sbaglia mai. Dietro, il sogno impossibile di una vittoria il giovane Verstappen, sostenuto più dalla fede dei suoi tifosi orange che dal potenziale della macchina. Nel giro di poche ore ci siamo però trovati in un altro film: Via col Vento, con la famosa frase del protagonista “domani è un altro giorno”. Quel domani è arrivato con la gara: bellissima, entusiasmante, piena di colpi di scena, e, proprio come un soffio di vento, sono state cancellate le certezze della Mercedes con un Hamilton irriconoscibile, forse davvero anche lui umano e non un deo dell’Olimpo, che non è riuscito a superare la febbre alta che lo ha aggredito. Bottas ha dimostrato di non essere all’altezza del suo compagno di scuderia, perché nel momento della sua grande occasione, invece di centrare la vittoria ha centrato il muro. Verstappen ha fatto diventare realtà quel sogno impossibile, a dimostrazione che è davvero talentuoso, basta vedere la differenza con Gasly. Alla fine anche il petto di migliaia di cuori ferraristi si è rigonfiato perché, se da una parte c’è il rammarico per l’ennesima vittoria sfumata per Leclerc, guidato stavolta da una strategia perfetta ma finito a muro quando era secondo, dall’altra c’è la grande soddisfazione della rimonta incredibile di Vettel, a casa sua, da ultimo a secondo. Un Gran Premio emozionante che ha fatto felice tutti i veri appassionati, con le due Alfa penalizzate dopo essere andate a punti e con un terzo posto conquistato da Kvyat, felicissimo per averlo ottenuto proprio il giorno dopo essere diventato papà di una bambina. Podio storico essendo il secondo in assoluto per la Toro Rosso, il primo messo a segno da Vettel nel 2008.

KvyatF1

A metà del Campionato di Formula 1: tanti i problemi delle Rosse

Molti lo considerano un mondiale già finito, con tante buone ragioni di pensarlo, ma non si può mai dire l’ultima parola. La Ferrari sicuramente è partita con la marcia bloccata in seconda. In tanti si sono chiesti cosa sia successo alla scuderia di Maranello, che avrebbe dovuto avere un confronto serrato con la Mercedes. Da subito si è visto che erano presenti dei problemi, sia per quanto riguarda la macchina, sia all’interno del team. Al contrario, nei box Mercedes non c’è mai stata neanche un’imprecisione o una svista, sempre sorrisi sul volto di Toto Wolff e dei suoi uomini, a parte quest’ultimo Gran Premio. Insomma questo sembra proprio non essere l’anno della Ferrari. La coppia Vettel-Leclerc sta destando molti dubbi: il primo un pluricampione che cerca la sua rivincita dopo l’anno passato, il secondo un giovane ragazzo talentuoso pronto a dimostrare tutto il suo valore. La squadra dovrà essere brava a gestire i due piloti, in modo da non creare spiacevoli rivalità che potrebbero portare ad ulteriori problemi. Problemi che, fino ad ora, non finiscono mai per le rosse, che non riescono a tirare fuori il loro vero potenziale. Sicuramente i fattori da tenere in considerazione sono tanti. La SF90 sta dimostrando innanzitutto di essere molto sensibile alle regolazioni e alle temperature, e riesce a sopportare solo determinati circuiti. Inoltre ha un grande problema di aerodinamica, dovuto all’ala anteriore, concepita con il concetto dell’out-wash, in cui il flusso dell’aria viene spinto verso l’esterno delle gomme, invece che verso l’alto. Questo porta ad avere velocità più alte sui rettilinei, ma a perderla nelle curve lente. Oltre a ciò si aggiunge un grip meccanico, ovvero delle sospensioni, che condiziona ancora di più la percorrenza in curva, e un preoccupante sottosterzo. In questi ultimi giorni si sta parlando di un possibile arrivo di una nuova ala anteriore, che comporterebbe però uno stravolgimento dei flussi aerodinamici rispetto a quelli per i quali la macchina è stata progettata: un nuovo rischio. Una cosa però è certa: i meccanici, i tecnici e tutta la squadra dovranno lavorare duramente per la prossima stagione, e non potranno più fare errori così compromettenti. C’è tanta gente delusa ma speranzosa di poter vedere ancora regnare la Ferrari.

Vettelf1

Cosa aspettarsi per le seconda parte del Campionato di Formula 1

Le difficoltà tecniche si traducono in una classifica caratterizzata da un grande divario tra Mercedes e Ferrari, che vede Hamilton e Bottas primi con 225 e 184 punti, mentre Vettel e Leclerc terzo e quarto con 141 e 120 punti. In questo bel confronto vediamo un Verstappen agguerritissimo che si è andato a classificare terzo con 161 punti, mettendosi fra i due “litiganti”. Il giovane olandese sta dimostrando di essere un temibile avversario, maturato notevolmente rispetto allo scorso anno: ha imparato a mantenere la calma invece che perdere la testa. Quasi ad ogni gara è stato un indiscusso protagonista, sempre molto determinato a vincere ma con razionalità e piena concentrazione. Ora attendiamo con ansia di scoprire quale sarà il suo futuro, se rimarrà insieme alla Red Bull o prenderà invece il posto di chissà quale pilota in una delle due scuderie in vetta. Tutto può ancora succedere nei dieci Gran Premi che mancano. Intanto il prossimo appuntamento sarà in Ungheria, prima degli appuntamenti di settembre, con le due “classiche” Spa e Monza. Speriamo che lo spettacolo continui come quello di Hockenheim.

Hochnheim