E’ morta Jessi Combs, “la donna più veloce del mondo su quattro ruote”.
29.08.2019 - in

E’ morta Jessi Combs, “la donna più veloce del mondo su quattro ruote”.

Nel 2013 aveva stabilito un record di 640 km/h, il precedente risaliva al 1965 ed era di Lee Breedlove, che aveva toccato i 495 km/h. Nel 2016, sempre Jessi ne aveva fatto registrare un altro di 767 Km/h ma si era messa in mente di battere anche il primato di Kitty ONeil che, nel deserto di Alvord, aveva superato gli 825 km/h a bordo di una vettura a tre ruote. Martedì scorso, proprio nello stesso deserto di Alvord, nell’Oregon, Jessi si mette al volante della North American Eagle, una jet-car lunga 17 metri con un motore a reazione con una potenza di 45.500 cv, ma muore schiantandosi rovinosamente.

Jessi Combs: costruttrice di auto e conduttrice televisiva…

Neanche a farlo apposta era nata a Rapid City, nel Sud Dakota, il 27 luglio 1980 e, come lei stessa scrive nella biografia sul suo sito, aveva sempre desiderato diventare una pilota. Ma in realtà lei era molto di più di una semplice pilota professionista. Si era laureata al Wyoming Technical College, scuola universalmente nota perché insegna proprio a fabbricare auto. E Jessi sapeva fare anche questo, infatti, appena laureata, aveva anche contribuito al progetto per costruire un’auto in sei mesi per partecipare al Sema (Specialty Equipment Marketing Association).

Sempre sorridente e dalla simpatia coinvolgente, era famosa tra gli appassionati anche perché, oltre a partecipare a diverse trasmissioni televisive, tra il 2005 e il 2009, aveva anche condotto il reality show “Xtreme off-road 4×4” nel quale gli ospiti spiegavano come modificare le auto per renderle più performanti.

…ma anche molto altro

Aveva vinto diverse gare, anche esclusivamente maschili, ed è stata la prima donna a partecipare alla King of Hammers, e per questo si era meritata il titolo di “Queen of hammers”. Disegnava una linea dedicata alle donne di attrezzatura tecnica della Lincoln Electric, Women’s Gear, e aveva fondato anche The RealDeal, un sito dove insegnava online alle donne le competenze industriali per aiutarle ad inserirsi in un mondo che offre tipicamente poco spazio alle quote rosa.

Jessi: ispirazione per tante donne

Si era affermata in un mondo tipicamente maschile, rompendo gli schemi e superando le differenze di genere. L’aveva fatto con la sua competenza tecnica e la sua preparazione, alle quali aveva aggiunto la sua determinazione ma anche femminilità. Una donna che aveva fatto del “Women’s empowerment” uno stile di vita.

«Le persone che la amavano e la seguivano erano diventate una famiglia, tutti legati insieme dall’avventura e dalla passione. I suoi fan l’adoravano e lei viveva per ispirarli», ha scritto in un comunicato la sua famiglia.

Ci uniamo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari facendo le nostre più sentite condoglianze. Si tratta di un momento drammatico in cui non ci sono le parole per esprimere il dolore. Motorsport is dangerous, come è scritto su tanti pass di tanti circuiti.

Ayrton Senna disse: “The danger sensation is exciting. The challenge is to find new dangers”.

Nessuno avrebbe voluto che Jessi morisse ma probabilmente, se lei avesse dovuto scegliere un modo, non avrebbe voluto morire di vecchiaia. Del resto nel suo penultimo tweet ha forse lasciato il suo epitaffio.

R.I.P.