
W Series: conclusa la prima stagione del Campionato al femminile
Si è appena conclusa la prima stagione della W Series, il primo campionato automobilistico con monoposto di Formula 3 riservato esclusivamente alle donne. E’ stato decisamente un bel successo, oltre che un importante traguardo nel mondo del motorsport. Noi di Donne in Auto siamo anche andate dietro le quinte di questo evento che ha reso visibile il talento di tante donne che amano questo sport, e ci si impegnano con passione e dedizione.
Oltre le gambe c’è di più
Una famosa canzone degli anni ‘90 recitava “siamo donne, oltre le gambe c’è di più”. Un messaggio che piano piano negli anni si fa sempre più forte e si fa sentire in ogni dove e in ogni come. Che oltre le gambe ci sia decisamente di più ne sono la dimostrazione le numerose ragazze che hanno partecipato alla W series. Hanno tirato fuori le unghie, rigorosamente smaltate, per non rinunciare alla propria femminilità, hanno raccolto i lunghi capelli dentro al casco e con tutta la determinazione possibile hanno fatto vedere di che pasta son fatte. E’ ora che la visione della donna nel mondo dei motori cambi e si faccia meno superficiale. Non si possono contemplare solo in veste di ombrelline o grid girls, ma anche di esperte, capaci e veloci, in grado di star davanti ad un uomo, in pista e non.
Jamie Chadwick: la vincitrice 2019 che ha già messo un piede in Formula 1
Dopo 6 gare, che si sono svolte in vari circuiti in Europa l’ultima delle quali nello storico circuito di Brands Hatch, c’è la prima vincitrice del Campionato: Jamie Chadwick, con 110 punti, due successi in sei gare e cinque podi. La giovanissima pilota britannica, anno 1998, è conosciuta per essere la prima donna ad aver vinto una gara del campionato britannico di Formula 3 ed è già tra i test driver della Williams. La squadra di Grove l’ha infatti inserita nella sua Academy come pilota collaudatore per lavorare al simulatore. Bravissime sono state anche Beitske Visser, secondo posto assoluto, e Alice Powell, terza classificata nonostante la sfortuna in varie occasioni durante il campionato. Il Campionato è stato combattuto fino all’ultimo, le ragazze ci hanno messo tanta grinta, rendendolo divertente e accattivante. Il riscontro che ha avuto è stato molto positivo, tanti i tifosi sugli spalti che sono diventati veri e propri fan di queste ragazze, addirittura da fare la fila per una foto o un autografo, e non solo per il loro bell’aspetto.
Vicky Piria: un crescendo per l’italiana che rivedremo l’anno prossimo più carica che mai
Anche la nostra porta colori, Vicky Piria, ha combattuto fino all’ultimo e ha concluso la stagione al nono posto, regalandoci tante soddisfazioni. Dopo le prime due gare un po’ più complicate, ha trovato il feeling giusto e ha ottenuto quattro piazzamenti a punti, arrivando quinta nella sua gara di casa, a Misano. Si è così aggiudicata il lascia passare per la prossima stagione che la vedrà in pista più agguerrita che mai! Classe 1993, Vicky era assente dalle gare da cinque anni e questo Campionato la riporta nel suo habitat naturale: non ci rimane che farle gli in bocca al lupo per il 2020!
W Series: un trampolino di lancio per la Formula 1?
Questo Campionato non ha messo tutti d’accordo e ci sono stati alcuni molto critici, come Giovanna Amati, una delle ultime donne ad aver corso in F1, che ha confessato di non essere molto a favore di questo campionato poiché esclude il confronto diretto con l’altro sesso. L’intento della W Series però, non è probabilmente quello di tenere separati uomini e donne, quanto piuttosto di rendere le donne più competitive, prima fra di loro, e poi fra gli uomini, che sono in netta maggioranza. Una sorta di palestra che può essere considerata un trampolino di lancio per tutte quelle ragazze che puntano in alto, magari alla Formula 1, ma non hanno i giusti mezzi per farsi notare, e quindi essere supportate da sponsor. Uno dei maggiori ostacoli è proprio il budget, per cui spesso tante donne non riescono a continuare la propria ascesa. La W Series ha pensato anche a questo: non solo questo Campionato era gratuto, ma aveva un montepremi complessivo di 1.500.000 euro, di cui 500.000 riservati alla vincitrice. Ci auguriamo con tutto il cuore che questo possa veramente dare una grande spinta, e che porti tante donne talentuose a giocarsela con i big della Formula 1. Anche loro si meritano quel massimo, e perché no, magari con un bel team tutto al femminile.