90esimo Gran Premio d’Italia: c’è molto di più oltre alla vittoria Ferrari!
09.09.2019 - in

90esimo Gran Premio d’Italia: c’è molto di più oltre alla vittoria Ferrari!

Un weekend fatto di numeri e anniversari da ricordare, quello appena trascorso all’Autodromo di Monza, dove si è svolta la 90esima edizione del Gran Premio d’Italia. I tifosi in rosso attendevano con trepidazione la vittoria del Cavallino per celebrare al meglio i 90 anni della scuderia di Maranello, successo arrivato grazie ad uno splendido Charles Leclerc, comportatosi nel migliore dei modi, reggendo la pressione degli avversari.

C’era una volta Jodie Scheckter

In una cornice fatta di ricorrenze, non poteva mancare un grande nome, che ha contribuito a scrivere la storia del Circus, Jodie Scheckter. Il pilota sudafricano, proprio nel 1979, andava a conquistare il titolo mondiale di Formula 1 al volante della sua Ferrari 312 T4. Quarant’anni dopo è tornato a dare spettacolo con un giro d’onore al volante dello stesso bolide che l’ha portato alla vittoria, poco prima che i suoi successori dessero il via alle danze di un altro round del mondiale 2019 e che le frecce tricolori incantassero tutti i presenti con le loro acrobazie per la cerimonia di apertura della gara italiana.

Anche i grandi sbagliano…

Noi di Donne in Auto c’eravamo e abbiamo potuto goderci da vicino uno spettacolo tutt’altro che scontato, caratterizzato da parecchi colpi di scena e qualche “figuraccia di troppo”. Come quella fatta da Sebastian Vettel al settimo giro della gara, davanti a tutto il pubblico in rosso. Ha perso il controllo della sua Ferrari in curva Ascari, causando la collisione con il pilota della SportPesa Racing Point Lance Stroll, che stava sopraggiungendo e che gli é costato ben 10 secondi di stop & go, per essere rientrato in pista in maniera poco sicura. Risultato? Un misero 13esimo posto.
Non da meno in quanto a errori il campione del mondo in carica Lewis Hamilton su Mercedes, protagonista di un bel lungo alla prima variante, quando mancavano solo 12 giri al traguardo e si trovava a guadagnare decimi su decimi su Leclerc.

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Vittoria quindi al monegasco della Ferrari, seguito da un “regolare” Valtteri Bottas ed un po’ più deluso Hamilton.

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Capolavoro Renault che ha portato entrambe le vetture al traguardo in quarta e quinta posizione, rispettivamente con Daniel Ricciardo Nico Hulkenberg.

 

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Magia rossa dopo 9 anni

I Tifosi della Rossa hanno dovuto aspettare ben 9 anni prima che la Ferrari portasse a casa un’altra vittoria sul circuito di Monza, da quella del lontano 2010 di Fernando Alonso, anche lui tra l’altro presente questo weekend in visita in casa Mclaren.

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Sará stato lui a portar fortuna in quel di Maranello?! Di certo un po’ ce lo aspettavamo ed i fans se lo auguravano: Leclerc é il futuro del Cavallino e la giusta personalità per piacere ai tifosi.
Un ragazzo timido ma sempre molto disponibile con chi gli chiede una foto o un autografo, mai sgarbato. Peccato che ancora una volta la Formula 1 che ci aveva promesso un avvicinamento ai tifosi, con l’entrata in gioco di Liberty Media, dei pacchetti F1 experience (di cui tra l’altro abbiamo testato la buona qualità grazie all’evento organizzato da KKM Group ed All Sport – rivenditori esclusivisti per l’Italia), così come l’Autodromo in sé e chi ne ha più ne metta, abbiano fatto un po’ una magra figura qui a Monza, costruendo ulteriori barriere fisiche tra pubblico e piloti. Certo la sicurezza dei personaggi famosi prima di tutto, ma a volte si esagera un po’!

Giovinazzi c’é

Non solo Ferrari show in quel di Monza ma anche un ottimo risultato per il nostro portacolori Antonio Giovinazzi, in forze al team Alfa Romeo Racing che ha conquistato un ottimo nono posto, davanti ai numerosi suoi fans che hanno animato il weekend brianzolo a suon di hashtag “tuttipazzipergiovinazzi”.
Due punti molto importanti conquistati da Antonio che ridanno a lui e al team la fiducia persa dopo l’incidente di Spa.
Ilaria l’aveva incontrato proprio qualche giorno prima della gara in occasione dell’evento di apertura di Alfa per il GP d’Italia e ieri l’abbiamo rivisto in circuito più sorridente che mai.

Anche le quote rosa sempre più ai vertici

Forse impegnati a godervi la battaglia in pista, tra un pit stop e l’altro, ve lo siete persi, ma siamo noi a raccontarvelo dal dietro le quinte. Ebbene sì le quote rosa nel motorsport sono sempre più in crescita e in occasione di questo Gran Premio avevamo addirittura una donna presente tra i commissari ufficiali di gara, coloro che prendono le decisioni più difficili, tra cui le sanzioni ai piloti in caso di comportamento scorretto.
Lei è la spagnola Silvia Bellot, non un volto nuovo delle corse e da parecchi anni anche scelta dalla FIA come commissario sportivo a livello internazionale, nonché parte della commissione FIA WOMEN IN MOTORSPORT. Chapeau!

Non solo F1 a Monza

Ricorrenze, numeri e risultati a parte, non dimentichiamo che questa edizione del GP d’Italia era ancora fortemente scossa dalla prematura scomparsa del giovane pilota francese di Formula 2, Anthoine Hubert e il clima nel paddock della categoria cadetta della F1 non era certamente dei migliori.
Molti i piloti ed i team sia in Formula 1, che nelle due serie minori, che hanno ricordato “Tonio”, così come lo chiamavano gli amici più stretti, dedicandogli un pensiero su vetture e caschi.
Mentre dall’inghilterra giungevano voci (speriamo non fondate) a gettare ancora più sconforto tra gli addetti ai lavori e non solo, circa il presunto peggioramento delle condizioni di Juan Manuel Correa, pilota del Sauber Junior Team by Charouz, anch’egli coinvolto nell’incidente di Spa, e proprio mentre nel paddock di Formula 1 si coglieva l’occasione per parlare di sicurezza, ecco verificarsi un altro incidente tanto spettacolare quanto assurdo e spaventoso. Durante la gara 1 di Formula 3 nella giornata di sabato, la vettura del giovane australiano del team Campos RacingAlexander Peroni e’ letteralmente decollata su un dissuasore in uscita dalla Parabolica, finendo addirittura al di là’ delle protezioni. Fortunatamente auto distrutta e “solo” la rottura di una vertebra per il pilota. Santo Halo!
Forse qualcosa da rivedere effettivamente c’e, forse è meglio che la FIA ci pensi un po’ su a riguardo.
Ad Alexander intanto, così come a Juan Manuel i migliori auguri per un speriamo veloce recupero da parte di tutta alla nostra redazione.