Kia Niro Hybrid, bassi consumi prima di tutto

Design

Un crossover elegante, con delle linee decisamente moderne e scolpite. Il design arriva da ben due centri stile del marchio. Uno è in  Corea del Sud, l’altro invece in California. Una scelta molto chiara, orientata al voler creare una vettura globale, capace di soddisfare i palati dei guidatori a livello mondiale.

La Niro si caratterizza dalla griglia frontale “Tiger Nose”, ovvero “naso di tigre”, già condivisa con le sorelle del marchio. La linea di cintura è piuttosto alta e gli sbalzi sono a loro volta contenuti (rispettivamente 870 e 785 mm), assicurando un coefficiente aerodinamico pari a 0.29: ottimo per il segmento.

Le linee della vettura sono filanti, la lunghezza arriva a 4.355 mm, mentre la larghezza e la lunghezza si assestano rispettivamente su valori da 1.800 e 1.535 mm. Il colpo d’occhio viene completato dai cerchi in lega, che a seconda dell’allestimento variano da un minimo di 16 ad un massimo di 18 pollici di diagonale.

 

Comfort

Kia Niro risulta molto accogliente per chi si siede al volante: la posizione di guida è una via di mezzo tra quella di una berlina e quella di una suv; il “clima” automatico è bizona, vanta cruise control con frenata automatica d’emergenza, sistema multimediale con navigatore e hi-fi della Jbl da 320 watt con otto altoparlanti, 7 airbag. Il tutto di serie. Nella nostra versione in prova, inoltre, sedili anteriori rinfrescabili e riscaldabili, fari bixeno e una serie di aiuti elettronici alla guida, quali il sistema di mantenimento in corsia e il sensore dell’angolo cieco degli specchietti.

Davvero facile da usare il sistema multimediale touch da 7” con cui è possibile integrale lo smartphone. Meno il freno di stazionamento con il pedale: bisogna farci l’abitudine.

Tecnologia

Dopo aver parlato degli interni, è doveroso un accenno alle tecnologie utilizzate dal marchio per ridurre il peso della vettura. Kia ha come obiettivo l’alleggerimento del 5% di tutta la gamma entro il 2020. Perchè mettere a dieta le auto? Per i consumi di carburante ma anche per renderle sempre più maneggevoli al volante.

La scocca, in particolare, su Niro – crossover nato ibrido – è ad alta resistenza, grazie all’utilizzo massiccio di acciai AHSS (Advanced High Strenght Steel) L’acciaio AHSS compone in totale il 53% della scocca, la quale è poi completata da numerosi elementi in alluminio. Tra questi, il cofano, ma anche sospensioni e pinze dei freni. Sul fronte sicurezza, inoltre, non c’è da tralasciare che molti pannelli sono stati stampati a caldo, il che ha permesso di irrobustire abitacolo, montanti, struttura del tetto e persino passaruota.

Carattere

Il sistema ibrido, composto da un 1.6 da 105 CV abbinato a un elettrico da 44 CV ci ha regalato buone prestazioni e consumi contenuti. Si preme lo start e si parte in elettrico: una spinta soddisfacente. Basta un filo di gas per tenere la velocità di crociera, un doppia frizione rapido ed efficace. Con un leggerissima pressione sul pedale, in ogni caso, si sveglia il quattro cilindri a benzina.

Sulla strumentazione le lettere “Ev” si accendono quando l’auto procede con la sola spinta dell’elettrico, o in rilascio: l’auto quando veleggia ricarica la batteria.
Quanto ai consumi,l’ibrida coreana sfiora i 19 km/litro di media.

L’assetto è morbido ed efficace in città. Ad ogni modo con il cambio in S, si possono tirare di più le marce e testare una guida più sportiva, facendo uscire anche l’animo grintoso della vettura: l’aderenza può essere assicurata dalla gommatura abbondante su cerchi da 18″. Provare per credere.