
Automobilisti italiani: bugiardi o sinceri?
È inutile nasconderlo, ognuno di noi ha dentro di sé una piccola parte di Pinocchio, il burattino di legno menzognero nato dalla fantasia di Carlo Collodi. E a proposito di fantasia, gli italiani non sono secondi a nessuno quando c’è da mettere in scena storie rocambolesche per giustificare, ad esempio, ritardi o contravvenzioni alla legge.
“Non sai che traffico ho incontrato a venir qui!”
Vi ricordate qual era la piaga principale di Palermo nel film Johnny Stecchino? Il traffico! Dal sondaggio condotto da Nextplora e ConTe.it, il portale web di polizze auto e moto, soprattutto nel caso dei ritardi, gli automobilisti italiani sembrano usare proprio questa piaga per avere sempre un’ottima scusa pronta e incontrovertibile.
Una risposta alla mancanza di puntualità che darebbe addirittura il 49% degli intervistati, anche se a quanto pare saremmo proprio noi donne (53%) a usarla di più, e i giovani fino ai 34 anni di età (55%). Quanto alla diffusione di questa scusa su base provinciale, in testa troviamo pari merito Milano e Roma con il 52% di risposte, poi Palermo con il 47%, Bologna con il 46% e infine la provincia di Torino con il 43%.
Tutti gli altri “pinocchi” che non usano (o forse non possono usare) il traffico come scusa, optano per l’emergenza a casa o a lavoro (15%), problemi con l’auto oppure posti di blocco delle forze dell’ordine (10%), ma anche essere dovuti tornare a casa a prendere chiavi e portafogli dimenticati (8%); tra le scuse meno usate, invece, quella del navigatore che ha dato indicazioni sbagliate (appena il 4%) e poi il serbatoio a secco (2%).
Poi c’è anche chi sostiene di essere puntuale e non aver bisogno di inventare quindi bugie: a dichiararlo sono soprattutto gli automobilisti della città di Torino (37%), di Palermo (32%), Milano (31%), Bologna (27%) e, ultima in classifica, Roma con il 23% (perché diciamolo, essere puntuali a Roma, spesso, è roba da supereroi).
Davanti al fischietto nessuno è perfetto
Pare proprio che davanti all’altolà del vigile in pochi siano in grado di inventare giustificazioni per aver commesso una contravvenzione al Codice stradale. Infatti, si dicono quasi tutti pronti ad ammettere l’errore e il 42% afferma di pagare subito la sanzione: comportamento che sarebbe adottato in gran parte da automobilisti over 45 e residenti nel Nord-Est. Non ce la fa proprio il 14%, che ribadisce la propria creatività anche in situazioni di questo tipo.
Il 30% degli intervistati, invece, sostiene di non aver mai preso multe – neanche di averne corso il rischio! – e per la maggior parte (42%) sono donne residenti a Palermo.
Automobilisti che si giustificano per la propria auto
L’ultima domanda del sondaggio esula un po’ dal contesto fin qui descritto, perché fondamentalmente è stato chiesto agli automobilisti in quali casi lo stato del proprio veicolo è stato addotto come indizio di tradimento dal partner geloso: un intervistato su cinque ha ammesso di essersi dovuto giustificare per alcune “tracce” lasciate a bordo e delle quali è stato chiesto conto. Si tratta perlopiù di sedili spostati, scontrini equivoci lasciati qua e là, così come pacchetti di sigarette, accessori, indumenti e in alcuni casi anche capelli, ritenuti dall’altro/a “sospetti”.
Le donne, in questo caso, risulterebbero le più sospettose: e se gli automobilisti torinesi si fidano del partner (39%), bolognesi e palermitani sembrerebbe un po’ meno (30%).