24 Ore di Daytona, non solo uomini al volante!
28.01.2020 - in

24 Ore di Daytona, non solo uomini al volante!

Si è appena conclusa la 58° edizione di una delle competizioni automobilistiche endurance più conosciute dagli appassionati che si disputa ogni anno in Florida, la 24 ore di Daytona, che ha visto al via anche un equipaggio tutto femminile. Si tratta di una corsa di resistenza per vetture sport-prototipo e Gran Turismo che si svolge dal 1966 a Daytona Beach, in Florida, sul circuito Daytona International Speedway, il classico “ovale” americano, ed è ispirata alla 24 Ore di Le Mans. Quattro le classi che si sono date battaglia lo scorso weekend in occasione dell’evento che ha dato il via ufficialmente alla stagione 2020 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, il campionato top level per eccellenza in Nord America, che vede la partecipazione delle principali case automobilistiche di tutto il mondo. Su ben 38 vetture iscritte, a farla da padrone nelle rispettive categorie, Cadillac, guidata dall’ex pilota di formula 1 Kobayashi che ha tagliato il traguardo dopo 833 giri, record storico per la gara, BMW e Lamborghini. Un po’ sottotono la classe LMP2 con solo 5 vetture Oreca presenti. Con Cadillac ha vinto anche un po’ di Italia, visto che la vettura è stata sviluppata da Dallara.

Il sogno in rosa infranto per GEAR Racing

Al via anche un equipaggio (l’unico!) tutto al femminile, per il quale la gara purtroppo non è andata come si sperava, nonostante le grandi aspettative. Un weekend da dimenticare per Katherine Legge, Christina Nielsen, Tatiana Calderon e Rahel Frey. Le 4 ragazze del GEAR Racing Team powered by Grasser Racing hanno visto letteralmente andare in fumo tutte le loro speranze di lottare per una buona posizione in classifica finale, a causa di un guasto tecnico a bordo della loro Lamborghini Huracan GT3 EVO, quando mancavano poco meno di 5 ore di gara. Per la casa di Sant’Agata Bolognese però il risultato complessivo è stato brillante visto che con la vittoria del team Paul Miller e il secondo posto della scuderia GRT Magnus, conquista la storica corsa di Daytona per il terzo anno consecutivo, nonché la seconda doppietta per il brand.

Prossimo appuntamento per la 12 ore di Sebring in programma dal 18 al 21 Marzo 2020: la giusta occasione per rifarsi dalla disfatta di Daytona per l’equipaggio Lamborghini in rosa, che tra l’altro porta in pista una vettura con una delle livree più accattivanti fin qui mai viste, con un design fumettistico che di certo non è passato e non passerà inosservato. Speriamo porti loro un po’ più di fortuna!

Il programma “GEAR”: Girl Empowerment Around Racing

Molti gli occhi puntati sull’equipaggio in rosa del GEAR Racing Team preparato da Grasser Racing, soprattutto per via dello splendido progetto nato dalla volontà di Kara Kenney, Brand Director di GEAR e a capo da anni anche di una società di Sport, Entertainment & Marketing Management. Un’organizzazione la sua che beneficia dell’accordo con Grasser Racing Team per schierare la vettura numero 19 nel campionato IMSA, con l’obiettivo di potenziare la presenza delle donne nell’ambiente racing, supportando le future generazioni di donne pilota, meccanico, ingegneri e dirigenti nel mondo dell’automotive. GEAR è l’acronimo di “Girl Empowerment Around Racing” e la missione è quella di

ispirare tutte le rappresentanti del gentile sesso ad essere forti, intelligenti ed audaci, nelle corse, così come nella vita.

Un progetto che mi ricorda un po’ quello iniziato in Europa da Susie Wolff, Dare to be Different, ma negli States il tutto sembra aver già ingranato una marcia in più…

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Lamborghini spalla del progetto

Lamborghini ha accettato volentieri di far parte del progetto che vedrà impegnate al volante della Huracan GT3 EVO per tutta la stagione 2020 Katherine Legge e Christina Nielsen e sta fornendo tutto il supporto necessario, fondamentale per dare la carica alle ragazze, affinché tengano al massimo il piede sull’acceleratore e portino a casa grandi risultati. Un supporto più che utile per il team che diventa un punto di riferimento per Lamborghini Squadra Corse nella categoria Classe GTD. Ma non solo: un connubio perfetto per il mercato, per cercare di attrarre sempre più donne interessate all’acquisto, visto il trend già innalzatosi negli ultimi periodi.

Presente e passato in rosa a Daytona

Il 2020 non è il primo anno che vede la partecipazione di un equipaggio totalmente femminile alla 24 ore di Daytona: la prima volta in assoluto è stato nel 1966, in occasione della stagione inaugurale di questa gara. All’epoca si trattava del team composto da Rosemary Smith e Smokey Drolet su Sunbeam Alpine, giunte al traguardo al 30° posto. Situazioni analoghe nel 1967, nel 1977 e nel 1994. Da’ lì per vedere una squadra composta da sole pilote donne si è dovuto aspettare fino al 2019 al volante di una Acura NSX GT3 con Simona de Silvestro, Katherine Legge, Christina Nielsen e Bia Figueiredo, che tra l’altro avrebbe dovuto partecipare anche a questa edizione 2020, ma dopo aver scoperto di essere in dolce attesa, ha dovuto lasciare il posto alla collega Rachel Frey. Auguri e figlie femmine dovremmo dire!

Molteplici in ogni caso anche i team misti nel corso delle varie edizioni, nelle quali hanno trovato spazio le donne e parecchi sono i nomi da ricordare. Partiamo cronologicamente parlando di Lyn St. James, colei che ha il record come donna con maggiori numero di partenze, Smokey Drolet, Lella Lombardi, Kathy Rude, Lilian Bryner, che collezionò una serie consecutiva di risultati nella top 5 negli anni ’90 e Milka Duno, che ottenne il miglior risultato per una donna in questa gara nel 2007, quando arrivò al traguardo seconda insieme al suo team. Più recenti le partecipazioni di Maria de Villota, pilota scomparsa prematuramente nel 2013, e Danica Patrick, oltre che ovviamente alla storia dei giorni nostri.

Staremo a vedere cosa succederà nel 2021! Intanto seguiremo con attenzione i prossimi risultati oltreoceano del GEAR Racing Team.