Furti d’auto: ai ladri bastano 30 secondi.
26.02.2020 - in

Furti d’auto: ai ladri bastano 30 secondi.

Più furti e meno ritrovamenti di auto. Sempre più spesso si usano dispositivi hi-tech per sottrarre le vetture e le smart key rendono più facile la vita ai ladri. Questo il risultato del “Dossier annuale sui Furti d’Auto” elaborato da LoJack Italia – società del Gruppo CalAmp che si occupa di soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati – che ha raccolto e analizzato i dati del Ministero dell’Interno, integrati con quelli provenienti da report nazionali e internazionali sul fenomeno.

Il furto in 30 secondi

Dopo 5 anni di calo graduale e continuo, i furti sono tornati a crescere: nel 2018 sono stati 105.239 le auto rubate: 287 al giorno, +5,2% rispetto al 2017. Solo 41.632 sono state restituite ai proprietari: il 39,5% (era il 44% nel 2016 e il 53% nel 2017). In pratica 63.607 vetture volatilizzate, trasportate all’estero (soprattutto in Serbia, Albania, Slovenia, Africa, Estremo Oriente e Brasile) e rivendute come auto usate o smontate nel giro di poche ore per il mercato nero nazionale dei ricambi.

AndamentoFurti

In base alle analisi di LoJack, elaborate anche con gli strumenti di ritrasmissione recuperati dalla Polizia nelle attività congiunte di recupero, oggi in Italia il 25% dei furti di vetture e SUV con Intelligent (chiave contactless che permette l’apertura/chiusura del veicolo a brve distnaza), viene compiuto anche grazie all’uso di un dispositivo tecnologico, capace di beffare il proprietario della vettura in 30 secondi! Due le modaliltà hi-tech più usate:

  • La ri-programmazione della chiave con la presa diagnostica: il ladro forza la portiera in modo tradizionale, collega un dispositivo alla presa diagnostica, accede alle informazioni riservate del transponder e ottiene una nuova chiave in pochi secondi
  • La duplicazione del segnale della smart key: il “relay attack”. Grazie ai ripetitori in radiofrequenza, il ladro anche a distanza di alcuni metri può captare il segnale della chiave elettronica in possesso del proprietario, lo fa “rimbalzare” dal suo device a quello del suo complice che si trova nelle vicinanze della vettura da rubare.

RelayAttack

Questo avviene perché le intelligent key consentono di accedere all’abitacolo della vettura senza dover toccare prima la chiave; l’auto infatti “avverte”, attraverso un generatore di onde radio a bassa frequenza, la presenza del proprietario nelle vicinanze e sblocca le portiere, o le chiude una volta che lo stesso si allontana. Quando il telecomando è abbastanza vicino, un codice identificativo viene riconosciuto da un ricevitore all’interno dell’auto; questo è il momento in cui è possibile rilevarne i codice, oppure è possibile farlo anche quando la smart key non è vicina alla vettura attivandone la trasmissione del codice attraverso specifici device utilizzati per il sabotaggio.

Due tecniche che sfruttano la debolezza dei software e per realizzarle si trovano online a prezzi contenuti strumenti in grado di aggirare i sistemi di chiusura delle porte e del blocco del motore.

MetodiFurto

Le zone d’Italia più a rischio

Sono 5 le Regioni più a rischio, in cui si concentrano più di 84.000 furti e che hanno registrato un aumento di questi reati l’anno scorso. Il primato dei furti spetta alla Campania (21.577 sottrazioni e +8% vs il 2017), seguita dal Lazio (19.232 e + 4%), Puglia (17.818 e +14%), Lombardia (13.004 e +1%) e Sicilia (12.920 e +6%).

Nel nostro Paese le zone quasi “Theft free” (sotto la soglia dei 1.000 furti d’auto) sono, come intuibile, le Regioni meno estese e per lo più collocate nel Nord-Italia: Valle D’Aosta (22 casi), Trentino Alto Adige (324), Molise (337), Basilicata (380), Friuli Venezia Giulia (436), Liguria (605), Marche (777).

Le Regioni in cui le percentuali di ritrovamento della propria auto dopo il furto si riducono al lumicino restano il Lazio (28% dei recuperi del totale auto sottratto) e la Campania (34%).

FurtieRecuperi

Quali sono le auto più rubate

La top ten delle auto maggiormente “nel mirino” evidenzia nelle prime posizioni i modelli più diffusi sul mercato, con il costruttore nazionale protagonista. In testa la FIAT Panda (circa 11.000 sottrazioni), seguita dalle FIAT Cinquecento (7.387), Punto (6.560) e dalla Lancia Y (3.752). Completano la graduatoria la Volkswagen Golf (2.661), la Ford Fiesta (2.138), la Smart Fortwo Coupè (1.824), la Renault Clio (1.655), la FIAT Uno (1.629) e la Opel Corsa (1.277). Anche guardando ai modelli, il business dei furti appare evidentemente concentrato sui primi 10 che complessivamente rappresentano una quota del 43% del totale rubato.

TopTenFurti

Nel 2018 si è peraltro confermato il focus delle bande criminali sui furti degli Sport Utility Vehicle, che conservano mediamente un valore economico più elevato (oltre i 20.000 euro) rispetto alle autovetture e risultano perciò più profittevoli, in particolar modo nei casi di sottrazione su commissione. L’attenzione della criminalità organizzata verso questo segmento e la determinazione nell’appropriarsene è confermato anche dalle ridotte percentuali di recupero in caso di furto: meno di 1 su 3 (31%) viene ritrovato. La classifica dei SUV preferiti dai ladri vede nelle prime 5 posizioni: Nissan Qashqai (616 unità rubate), Range Rover Sport (550), Land Rover Evoque (416) e Toyota RAV 4 (359), Kia Sportage (287).

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