Lamborghini, dai record di vendite al certificato di Top Employer Italia 2020
04.02.2020 - in

Lamborghini, dai record di vendite al certificato di Top Employer Italia 2020

Dal lancio della nuova Huracan Evo V10 e della Aventador SVJ Roadster al record di vendite ottenuto dal suv Urus, per Lamborghini Automobili quello appena trascorso è stato un anno intenso e in continua crescita sui mercati di tutte le regioni. Ma la casa del Toro non ha ottenuto successi soltanto nei numeri. L’ultimo riconoscimento, infatti, è arrivato dal Top Employers Institute, che certifica a livello globale le aziende con il miglior welfare per i propri dipendenti.

Così, per il settimo anno consecutivo, Lamborghini Automobili – i cui dipendenti hanno un’età media che non supera i 39 anni – ha ricevuto la certificazione di “Top Employer Italia 2020”: ad essere premiata soprattutto la gestione delle risorse umane, particolarmente improntata a ridurre gap di genere (e generazionale).

La parola d’ordine è “parità”

In Italia, nel 2020, potrebbe sembrare scontato parlare di “parità” in ambito lavorativo, eppure – ahinoi – siamo ancora qui a sottolineare che esiste un gap, un divario, tra il trattamento retributivo femminile e quello maschile. Per fortuna il costruttore di Sant’Agata Bolognese rappresenta l‘esempio virtuoso di azienda che non conosce differenze di genere, garantendo quindi un regime di parità retributiva; non solo, ma assegna un premio economico a tutte le neo mamme e un aumento della quota integrativa per il periodo di maternità, con un’attenzione anche alle iniziative per la pari genitorialità.

Quanto al “secondo gap”, quello generazionale, Lamborghini ha già all’attivo un progetto pilota di reverse mentoring, per favorire lo scambio di conoscenze trasversali tra figure junior e professionisti senior, così da migliorare le competenze e rendere subito più inclusiva anche l’esperienza lavorativa dei nuovi assunti.

Costituzione italiana, volontariato e sostenibilità

Un’altra iniziativa, piuttosto unica nel suo genere, è invece quella che riguarda momenti formativi sulla Costituzione italiana: in questo modo i dipendenti della casa del Toro hanno la possibilità di approfondire la conoscenza dei principi fondamentali rispetto proprio al contesto economico e sociale. Infine, non mancano attività di volontariato, con il Programma Italia di Emergency, e di sensibilizzazione alle questioni ambientali e alla sostenibilità.

I numeri dell’ultimo anno

Un 2019 con il segno “più” quello di Lamborghini, che ha visto aumentare le consegne globali del 43%, per un trend positivo che continua ormai da 9 anni. A registrare il record sul 2018 sono state le vendite di Urus, con un +182% e 4.962 unità, contro le 1.761 dell’anno precedente: il lancio del suv sportivo, per la casa del Toro, ha significato un’occasione di grande espansione, in termini di volumi sia fisici che produttivi.

Nel 2020 della casa c’è sicuramente l’ibrido per tutte le super sportive, ma non ci sarà il Salone di Ginevra, in occasione del quale, invece, lo scorso anno erano state presentate sia la Huracan Evo Spyder che la Aventador SVJ Roadster: “Lamborghini continuerà con la sua strategia di presentare nuovi modelli e iniziative nell’ambito di eventi in ambienti esclusivi e dedicati ai clienti e media”, queste le parole con cui il costruttore ha giustificato, in una nota stampa, la propria assenza a una delle kermesse più importanti dell’anno.