Sempre più donne dietro al futuro della mobilità
30.03.2020 - in

Sempre più donne dietro al futuro della mobilità

Se dietro a invenzioni come la freccia e lo stop, la linea di mezzeria e lo specchietto retrovisore ci sono delle donne pioniere, di cui vi abbiamo parlato anche nella puntata 6 e 7 del nostro podcast, in futuro l’apporto del gentil sesso non potrà che aumentare, sia come utilizzatrici della nuova mobilità, che come fautrici del cambiamento. Diversi studi evidenziamo il legame tra le abitudini di guida e la maggiore consapevolezza ecologica delle donne e il loro ruolo nella scelta di auto elettriche e car sharing. Anche il raddoppiato numero di ingegneri donna negli ultimi anni in alcuni Paesi testimonia l’avvicinamento di donne ad ambiti che fino ad ora sono sembrati esclusivamente maschili. Ci sono aziende, come SEAT, dove ad esempio tre donne guidano lo sviluppo in aree vitali per il futuro come la connettività, l’assistenza vocale e la sicurezza informatica.

media-Women-who-move-the-future_01_HQ

Assistenti vocali

Spesso capita che, ai comandi vocali dati ai sistemi di infotainment delle auto la risposta arrivi da una voce femminile, meno spesso capita che dietro la loro progettazione ci sia proprio una donna. Anna Homs, a soli 27 anni, sta lavorando agli assistenti vocali che useremo nel 2030. È responsabile di un team di specialisti provenienti da Cina, Germania e Stati Uniti, che analizza le necessità degli utenti e sviluppa prototipi per i prossimi dieci anni.

Gli assistenti vocali diventeranno un elemento chiave per la mobilità di domani: sono una forma di comunicazione semplice e comoda da usare, che sta diventando sempre più comune nelle case, sui dispositivi mobili e ovviamente in auto” spiega Homs, ingegnere SEAT e Project Manager di Volkswagen Group Innovation, che sottolinea la grande trasformazione del settore automotive. “Stiamo vivendo un momento cruciale, di grande cambiamento e ricco di sfide. Penso che sia essenziale sentirsi partecipi per ottenere buoni risultati

media-Women-who-move-the-future_04_HQ

Futuro connesso

L’altra parola d’ordine della mobilità del futuro è connettività. Una parola la cui portata è davvero enorme e se ne ha un assaggio dalle parole di Paqui Lizana, Digital Product Manager di SEAT, quando spiega: “In un ecosistema completamente connesso, suggeriremo agli utenti il modo migliore per spostarsi, che sia con un’auto, una bici o una moto o con qualsiasi altro mezzo. Pensando al futuro, i prodotti digitali saranno la chiave per assicurare agli utenti l’esperienza che si aspettano e rendere semplice il passaggio da un veicolo a un altro“.

Collega di Anna Homs, ma ingegnere delle telecomunicazioni, Paqui Lizana concorda sull’importanza di questo momento: “La mia passione è dare forma al cambiamento, e credo che il nostro contributo come donne sia fondamentale: la diversità è la chiave dell’innovazione“. La 37enne ha visto crescere costantemente il numero di donne nel settore ingegneristico. In Paesi come la Gran Bretagna, per esempio, gli ingegneri donna sono raddoppiati negli ultimi cinque anni, arrivando a quota 58.000, secondo l’associazione Women in STEM.

media-Women-who-move-the-future_03_HQ

Proteggere le auto da ogni tipo di attacco

E per garantire che la mobilità connessa sia sicura, il ruolo di Mareike Gross è fondamentale. All’interno del Reparto Sviluppo di SEAT, Gross dirige il team che si occupa di sistemi elettrici, packaging e cybersecurity. “Stiamo lavorando sulla sicurezza digitale delle auto, per proteggerle da ogni tipo di attacco“. Mareike si è laureata in Economia e ha sempre lavorato nel mondo dell’auto.

Cresciuta vicino a Stoccarda, la Gross è laureata in Economia e vanta una carriera da sempre legata allo sviluppo automobilistico. “Quando sono arrivata in SEAT sono rimasta positivamente colpita dal numero di donne che lavoravano nel reparto sviluppo. Credo che la nostra presenza sia molto importante, visto che dobbiamo creare una mobilità che consideri interessi e necessità diverse – una mobilità inclusiva“.

media-Women-who-move-the-future_09_HQ

Le auto elettriche e il car sharing

Proprio per i loro interessi e le loro necessità, le donne rivoluzioneranno lo scenario legato alle auto elettriche, secondo uno studio dell’Università del Sussex e dell’ Università di Aarhus, in Danimarca: danno priorità alla sicurezza e alla semplicità d’utilizzo, e tengono in grande considerazione i costi e l’impatto ambientale.

Anche per questo, secondo un report della Commissione Europea, il car sharing avrà un grande potenziale tra il pubblico femminile. Citando un esempio pratico, la distanza percorsa ogni anno da un’automobilista donna è tendenzialmente minore di quella percorsa da un uomo e, per spostamenti tra i 15.000 e i 18.000 chilometri all’anno, il car sharing permette di risparmiare.