Mazda CX-30, se fosse una ricetta, quale sarebbe?
03.04.2020 - in

Mazda CX-30, se fosse una ricetta, quale sarebbe?

Con il nuovo test drive di Donne in Auto inauguriamo una nuova rubrica: Se quest’auto fosse una ricetta, quale sarebbe? Alla fine vi diremo noi che cibo associamo a questa Mazda CX-30, intanto cominciate a pensarci anche voi…

Quest’anno la casa di Hiroshima compie 100 anni e noi ve ne abbiamo parlato nella puntata n. 7 del nostro podcast, andate ad ascoltarla se non l’avete ancora fatto perché è una storia bellissima! Con questo modello Mazda entra nel segmento del crossover compatti che è completamente nuovo per la Casa. Lungo 4,4 m, largo 1,8 m, con un passo di 2,65 m offre tanto spazio spazio a bordo per 5 passeggeri, come tutti i crossover è un mix tra una berlina 2 volumi, un Suv e una coupé.

Non perdetevi il video della nostra prova!


Look

Prima di tutto una premessa. La nuova Mazda CX-30 e anche la MX-30 sono state entrambe insignite del premio “Red Dot: Product Design 2020”. Si tratta dell’ottavo e del nono premio Red Dot vinti sinora dai modelli Kodo di Mazda e seguono la Nuova Mazda3 insignita nel 2019, la MX-5 RF nel 2017, la MX-5 soft top, la CX-3 e la Mazda2, (tutte nel 2015), la generazione precedente della Mazda3  nel 2014 e la Mazda6  nel 2013. Istituito nel 1955, Red Dot è una delle maggiori competizioni di design al mondo, oltre ad essere un marchio internazionale d’eccellenza che può essere utilizzato esclusivamente dai vincitori del premio.

E adesso veniamo a noi! Quest’auto, secondo me è bella e trasmette una forte dinamicità. Il colore della nostra CX-30 è il Machine Grey. Personalmente preferisco il Soul Red Crystal ma trovo che anche questo sia molto elegante. Parole chiave sono 3 termini giapponesi che rappresentano l’evoluzione del design tipico del brand “Kodo”, il cosiddetto “charge & release”, un linguaggio più minimalista che deriva dalla pennellata della calligrafia giapponese e sono: Yohaku, Sori ed Utsuroi. Yohaku rappresenta la bellezza dello spazio vuoto, Sori curve decise ed equilibrate, Utsuroi invece si rifà ai giochi di luce e ombra. Tutte caratteristiche che possiamo trovare su questa nuova CX-30.

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

Nel design esterno c’è tanto “Sori”: una silhouette particolarmente originale e scolpita, come anche le linee del paraurti anteriore, quasi ad affermare la sua autorevolezza su strada. Calandra massiccia a forma triangolare e fari a LED adattivi, piuttosto allungati e schiacciati, dal tipico sguardo ammiccante Mazda. Gli indicatori di direzione inizialmente si attivano alla massima potenza ma si attenuano man mano a impulsi sequenziali. La carrozzeria, sotto la linea di cintura riflette tutto ciò che ci circonda in una forma ad S che cambia con il movimento del lettura: ed ecco qua l’Utsuroi. Posteriormente ritorna la “coda” della Mazda 3 ma con un aspetto decisamente più possente. Parafanghi ben evidenti, cerchi in lega da 18” cromati e portellone automatico per questa versione con allestimento Exclusive, dove c’è l’impianto Bose: questo significa che il bagagliaio da 430 litri arriva a 1.386 e non ai 1.406 delle altre versioni.

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

Comfort

All’interno la posizione di guida è molto personalizzabile e si può anche regolare l’inclinazione del cuscino del sedile anteriore (di serie). La leva del cambio ha una posizione molto comoda e tutto ruota intorno all’uomo, richiamando la filosofia Jimba Ittai della casa. Non sapete di cosa si tratta? E’ la fusione tra cavallo e cavaliere, l’armonia che viene riproposta anche nelle Mazda. Per ripassare andate sempre ad ascoltare il podcast!

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

Quando sono in una Mazda ho sempre la sensazione che tutto sia a portata di mano, quasi come se fosse davvero un’estensione del corpo del conducente. In più l’abitacolo è spazioso e confortevole, accogliente, essenziale e raffinato. Il tetto apribile è di serie e rende più luminoso l’abitacolo.

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

Su questa versione in prova abbiamo il pacchetto leather pack white, con morbidissimi sedili in pelle molto comodi e qui ritroviamo il concetto del Yohaku che predilige gli spazi vuoti: è davvero tanto lo spazio che divide i due sedili anteriori e anche chi è molto alto sta seduto sul sedile posteriore senza avere problemi con le gambe. Ampio anche il tunnel centrale, con la manopola “commander” che serve ad accedere a tutte le funzioni di infotainment, navigazione e comunicazione dell’auto, visibili sullo schermo centrale da 8.8″.

Tecnologia

Sulla Mazda CX-30 tutto è intuitivo e la tecnologia non è affatto invasiva. C’è L’active Driving Display (Head up display) che può essere regolato in altezza e larghezza. Il sistema di infotainment è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. In questa versione abbiamo anche l’impianto audio Bose a 12 altoparlanti che vengono posizionati all’interno della macchina in posizioni non convenzionali per offrire prestazioni acustiche ancora più cristalline. Di serie sia il sistema di rilevamento pedoni, il supporto intelligente di frenata, monitoraggio punti ciechi, la rilevazione di pericoli posteriori in uscita dai parcheggi, il sistema di avviso abbandono corsia, quello di mantenimento corsia (LAS), l’assistente di velocità intelligente, il cruise. Qui di serie anche il monitoraggio del conducente, il driver monitoring per verificare e tenere controllato il livello di sonnolenza del conducente grazie ad una telecamera e LED ad infrarossi, che interviene in caso di situazione di pericolo: il sistema monitora costantemente le palpebre del conducente per rilevare quanto sono aperte, il numero di volte che batte le ciglia, l’angolazione della bocca e del viso per determinare il livello di sonnolenza o affaticamento. Se la situazione è diventata pericolosa si attiva un segnale sonoro per avvisare il conducente e interviene con il supporto intelligente di frenata. Il monitoraggio visivo a 360° qui è di serie, come anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori. In

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

questa versione sono di serie anche i fari led adattivi e il controllo abbaglianti. Sempre optional anche il supporto alla guida in colonna che regola automaticamente la velocità del veicolo per mantenere la distanza dal veicolo che precede e agisce su acceleratore freno e sterzo.

Carattere

Abbiamo provato questa Maxda CX-30 2.0 L, 180 CV, 224 Nm di coppia, 4 ruote motrici cambio automatico Skyactiv-Drive a sei rapporti e sotto il cofano l’innovativo propulsore 4 cilindri Skyactiv- X: un benzina che lavora quasi come un diesel con l’innovativa accensione per compressione, controllata però da una candela, nome in codice SPCC. In pratica si unisce la superiore risposta iniziale e l’elevata coppia che caratterizzano i diesel e la fluidità di risposta e costanza fino ai massimi regimi tipici di un benzina. Risultato? Consumi inferiori ed emissioni ridotte ma senza rinunciare a prestazioni soddisfacenti. Su questa questa versione a benzina c’è di più e si chiama M Hybrid: la tecnologia mild hybrid è un sistema che aiuta ulteriormente a ridurre i consumi tramite il recupero di energia in fase di decelerazione grazie ad un motore elettrico in assistenza dell’endotermico. C’è anche il display che vi mostra quando entra in funzione. Morale, il consumo dichiarato dalla casa (ciclo combinato WLTP) è di 7 l/100 km che più o meno coincide con quello che abbiamo potuto verificare anche noi.

MAZDA CX-30

Photo by Michele Grifantini

La prima cosa che abbiamo percepito entrando è l’ottima visibilità, grazie alla seduta relativamente alta. Chiara in particolare apprezza molto il fatto che abbia un volante molto grande, si guida come una berlina e non sembra di essere al volante di una vettura della sua mole.
L’auto non stenta neanche quando si affrontano tornanti e curve a gomito: la sensazione e’ quella di una guida fluida e piacevole. Comodi i paddles al volante per il cambio marcia, in modalità sport il motore è più reattivo. Non è naturalmente una nativa sportiva però compensa una più lenta risposta in certe situazioni con una piacevolezza di guida che è davvero preziosa e non comune. Il sistema quattro ruote motrici i-Activ AWD di Mazda, unito al G-Vectoring Control Plus, in uscita dalle curve aiuta a riportare il veicolo in linea retta in modo più dolce anche in caso di forti sterzate e si ha sempre una sensazione di sicurezza, di stabilità di marcia e di maneggevolezza.

Quindi: se quest’auto fosse un piatto quale sarebbe? Secondo noi sarebbe un risotto zafferano e asparagi. Semplice da cucinare ma con una selezione delle materie prime che fanno la differenza. Il risotto deve avere i chicchi grandi al punto giusto e deve essere cotto ma non scotto, sfumato con un po’ di vino bianco morbido e profumato. Per cuocerlo bisogna usare un po’ di brodo vegetale e a metà cottura vanno inseriti gli asparagi che precedentemente sono stati fatti saltare in padella con una manciatina di prezzemolo. Alla fine si aggiunge lo zafferano che colora, profuma e dà quel pizzico di speziatura, senza renderlo piccante. Secondo noi in questa ricetta ci sono tutti gli elementi di questa Mazda CX-30.

E’ un piatto raffinato ed elegante anche quando impiattato, semplice ed essenziale perché è gustoso ma leggero, coerentemente con il less is more della Casa e per concludere mette l’uomo al centro perché i profumi di questo risotto sono coinvolgenti. Che ne pensate? Scriveteci per dirci voi a che piatto l’avreste associata.

Scheda tecnica

Motore: 4 cilindri Skyactiv-X
Cilindrata: 2.0 l
Cambio: automatico 6 marce
Potenza massima: 180 cv e 224 Nm coppia a 3000 giri
Consumo dichiarato (ciclo combinato WLTP): 7,0 l/100 km
Emissioni WLTP: 160 g/km
Trazione: integrale
Peso a vuoto: 1.471 kg
Volume bagagliaio: 430/1406 l (senza impianto Bose)
0-100 km/h: 9,2"
Prezzo di listino: versione Exclusive € 36.150