Pneumatici e coronavirus: come prevenire il rischio di appiattimento
14.04.2020 - in

Pneumatici e coronavirus: come prevenire il rischio di appiattimento

La metà della popolazione mondiale, circa 4 miliardi di persone, è costretta a stare a casa per il coronavirus e, di conseguenza, anche le loro auto sono chiuse in garage o parcheggiate in strada. Tanti i danni e gli inconvenienti che si possono verificare a causa di questo blocco forzato e, uno dei rischi più grandi, è l’appiattimento dello pneumatico.

Due tipi di appiattimenti

Conosciuto anche come flat spotting: è uno dei rischi più comuni in occasioni di lunga sosta e indica l’appiattimento o l’ovalizzazione dello pneumatico sotto il carico del veicolo nell’area in cui si rimane a contatto col suolo. Gli esperti Continental spiegano che esistono due tipi di appiattimento: temporaneo o semi-permanente e l’entità del fenomeno dipende da diversi elementi come le dimensioni, il carico, la struttura interna, la temperatura ambiente e la durata della sosta. Se si tratta di fermo per pochi giorni o settimane è abbastanza normale che, al rientro, si possano avvertire alcune leggere vibrazioni durante i primi chilometri di guida, ma in questo caso gli appiattimenti sono destinati a scomparire una volta che gli pneumatici raggiungono la temperatura d’esercizio e riacquistino la normale conformazione. Se invece parliamo di un fermo che dura un mese o più, il flat spotting diventa semi-permanente che, specialmente se è abbinato a temperature elevate e alla bassa pressione degli pneumatici, non può essere risolto con il normale riutilizzo del veicolo.

flat spotting

Cosa fare per mantenere gli pneumatici in buono stato?

Secondo Continental, il segreto per evitare l’appiattimento consiste nel mantenere una corretta pressione degli pneumatici: le gomme sgonfie tendono più facilmente ad appiattirsi. Quindi, se la macchina deve rimanere parcheggiata per un periodo prolungato, gli esperti Continental suggeriscono di aumentare leggermente la pressione di gonfiaggio degli pneumatici da 0,2 fino a 0,5 bar in più a seconda della massa del veicolo e del tempo di stazionamento. Attenzione però a non superare mai la massima pressione di gonfiaggio a freddo degli pneumatici consigliata dalla casa costruttrice.