Extreme E: la serie elettrica off-road in pole position per la parità di genere
Come donna amante delle auto e del motorsport ho sempre sognato di vedere un giorno combattere ad armi pari piloti e pilotesse, colmando quel famoso “gender gap”. Ora finalmente questo sogno diventa realtà. Si chiama Extreme E ed è la pionieristica serie di corse fuoristrada elettriche che a partire da Gennaio 2021 promuoverà l’uguaglianza di genere e una parità di condizioni tra i concorrenti. Un progetto che prende forma già nel 2019 grazie all’idea del suo CEO Alejandro Agag, nonchè presidente della Formula E che con grande ambizione è convinto la’ fuori via sia spazio per un’altra serie elettrica dall’elevato appeal. E come dargli torto!
A bordo delle auto un equipaggio misto, composto da un uomo e da una donna che si alterneranno nei ruoli di pilota e navigatore. Una competizione in stile Dakar nella quale i team si daranno battaglia, gareggiando in alcune tra le aree più remote del pianeta che hanno subito il forte impatto dei cambiamenti climatici.
Calendario e format amici dell’ambiente
Cinque gli appuntamenti del campionato: se tutto va bene e non vi saranno ritardi causa Coronavirus, si partirà in Senegal a Lac Rose, a nord-est di Dakar il 23-24 Gennaio 2021. Una località famosa per la presenza dell’omonimo lago dalle acque color rosa, causate da alghe che producono uno speciale pigmento rosso per resistere ai raggi solari e che, durante la stagione secca è particolarmente visibile. Non si può dire dunque che la scelta della location non sia azzeccata: far partire la serie che non fa distinzioni di genere, proprio dove il colore prevalente sarà il rosa, tonalità da sempre associata all’universo femminile.
Dopo la gara inaugurale in Senegal, se il calendario provvisorio verrà confermato, sarà la volta dell’Arabia Saudita (5-6 Marzo), del Nepal (14-15 Maggio), della Groenlandia (28-29 Agosto) ed infine si farà tappa in Brasile, il weekend del 30-31 Ottobre.
Tutte sfide con due denominatori comuni: il cambiamento climatico e la necessità di portare all’attenzione gli effetti negativi dell’umanità sul pianeta, supportando progetti a favore dell’ambiente, come il motorsport ad emissioni zero appunto. Proprio per questo è stato addirittura istituito un comitato scientifico interno, composto da accademici delle università di Oxford e Cambridge, che studierà e proporrà agli organizzatori una serie di programmi di educazione e ricerca, una logistica “più pulita” ed iniziative a supporto delle comunità locali in ogni sede di gara.
Dopo una prima fase ad eliminazione diretta per guadagnarsi un posto in finale, gli equipaggi in gara si affronteranno per un final round da 2 giri. Il team potrà decidere chi si metterà al volante prima e chi dopo, ma in ogni caso ad ogni pilota spetterà un giro alla guida ed uno da copilota, pertanto vi sarà una sorta di “pit-stop” obbligatorio per il cambio driver, che aggiungerà un velo di imprevedibilità alla competizione.
Un Drivers’ Programme di tutto rispetto
I giochi non sono ancora fatti e la lista di possibili piloti che potrebbero prendere parte alla nuova serie comprende diversi nomi illustri proveniente dalle più importanti categorie racing. Volete qualche esempio? Che ne dite del vincitore della Dakar Sam Sunderland, dell’ex pilota di Formula E e F1 Karun Chandhok, della giovane promessa in monoposto Billy Monger, o ancora James Rossiter, Jérôme d’Ambrosio, Nelson Piquet Jr., Bruno Senna e Sebastian Ogier, vincitore del titolo FIA World Rally Championship…E per quanto riguarda le donne? Tra le candidate troviamo per ora Simona de Silvestro, ex pilota di Formula E ed Indycar, la vincitrice 2019 della W Series Jamie Chadwick, ma anche Katherine Legge e Mikaela Åhlin-Kottulinsky. Anche se la lista è destinata a crescere ovviamente!
Esiste quindi un Drivers’ Programme progettato per promuovere e raccomandare alle squadre determinati piloti professionisti, ma non è detto che poi siano quelli i nomi che comporranno gli equipaggi che si sfideranno sul campo. I team infatti avranno piena autonomia di selezionare i propri drivers anche altrove. Quando potremo sapere qualcosa di più a riguardo? Nei prossimi mesi il cerchio dovrebbe chiudersi…Occhi puntati soprattutto sulle donne!
Odyssey 21: un e-SUV da…paura
Presentato per la prima volta al Festival della velocità di Goodwood nel 2019, Odyssey 21 sarà il mezzo da corsa al via della neonata stagione off-road elettrica Extreme E. Si tratta di un super SUV elettrico lungo 4.4 metri e largo 2.3, composto da parti standardizzate e sviluppate da Spark Racing Technology, unitamente ad una batteria prodotta da Williams Advanced Engineering. La fornitura degli pneumatici, adatti ad ogni tipo di situazione meteorologica e di percorso, sarà invece garantita dal partner Continental Tyres.
Velocità massima 200 km/h e soli 4,5 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo, anche in caso di pendenza fino al 130%, grazie alla capacità di erogare fino a 550 CV di potenza. Decisamente una novità assoluta nel mondo delle competizioni elettriche e non solo, con tecnologia all’avanguardia e performance da far invidia ai classici motori endotermici.
La moda corre con i motori: LuisaViaRoma è Official Fashion Partner
Essendo donna non potevo non dare un tocco chic a questo pezzo! E…voilà! LuisaViaRoma, il noto retailer online fiorentino di abbigliamento di lusso è stato infatti scelto come Official Fashion Partner con un accordo di 4 anni ed a quanto sembra, per ogni corsa, verrà sviluppata una linea di abbigliamento sostenibile. Tutti pronti ad acquistare tali linee d’apparel ed accessori ufficiali?
Due mondi così diversi ma allo stesso modo così simili nell’essere veloci, mondani ed esuberanti. Un connubio perfetto per avvicinare il motorsport alle donne e magari anche la moda agli uomini. Chissà se vedremo mai sfilare modelli e modelle a bordo di un Odyssey 21 in passerella! Per un po’ di sana ed “elettrizzante” competizione off-road invece… basterà solo attendere Gennaio 2021.