Motor Valley Fest, la formula del salone anti-coronavirus è servita

Motor Valley Fest, la formula del salone anti-coronavirus è servita

Riparte il primo evento automotive in Italia dopo lo scoppio dell’emergenza Covid-19. La Motor Valley Fest – alla sua seconda edizione – diventa digitale. Gli addetti ai lavori di fatto non hanno voluto lasciare a bocca asciutta gli appassionati di motori che da sempre rendono l’Emilia Romagna un prodotto turistico a tutti gli effetti, oltre ad essere gioiello dal punto di vista industriale. 

La filiera si articola in 16.500 imprese per oltre 66 mila addetti – il 10% della nazione, con un export di quasi 5 miliardi di euro – secondo lo studio realizzato da Unioncamere Emilia Romagna, Trademark Italia e Mailander: arrivano ad essere 1,8 milioni gli ospiti totali alla scoperta di queste terre (44% italiani; 56% stranieri). Un giro d’affari di 320 milioni di euro, quest’anno fermo ai box. Connettersi al Motor Valley Fest Digital, rispetto al settore entrato crisi, non è solo un modo per tenere accesa la passione, ma anche per ripartire, accendendo i riflettori sulla via Emilia e sulle sue eccellenze.

La Motor Valley sul web: il programma

Dal 14 al 17 maggio schermi accesi, quindi, su www.motorvalleyfest.it

Si scaldano i motori incontrando Horacio Pagani e il designer Walter De Silva, per poi passare in Maserati che fa il punto sul futuro, e ai protagonisti del racing: parola a Dallara, Lamborghini, Ferrari, Brembo, Bosch, Pirelli, Continental.

Ce n’è per tutti. Studenti compresi

Unrae promette di mettere in luce le opportunità di formazione e lavoro offerte dal comparto, considerando che tutto il trasporto è destinato a cambiare e i veicoli diventeranno sempre più complessi, con nuove esigenze di assistenza, gestione e controllo. Il settore richiederà competenze sempre più evolute: chi è interessato potrà avere risposte concrete.

Spazio alle auto

Secondo le proposte del Motor Valley virtual tour, saranno aperte le porte del Museo Lamborghini MUDETEC, rinnovato lo scorso anno. Grazie a Google Maps, sarà possibile perdersi tra le stanze che custodiscono la storia della Casa del toro, le linee di produzione e le prime visionarie creazioni di Ferruccio Lamborghini, dalla Miura e la Countach fino alle supersportive più recenti come la concept ibrida Asterion, la few-off Centenario, la Huracán Performante e la Aventador SVJ.

Da Sant’Agata Bolognese con qualche click si può arrivare velocemente a Modena, da “Enzo Ferrari”. La Casa, o meglio, l’avveniristico padiglione di oltre 2500 metri quadrati, mette al bando tutti i segreti del Drake: si percorrono novanta anni di vita vivendo l’Enzo bambino ma anche il Ferrari Commendatore, fino ai modelli storici e i trionfi della scuderia.

Per la terza tappa del tour ci si sposta a Bologna, dove c’è la “Rossa” di Borgo Panigale. Il Museo Ducati – completamente rivisto nel 2016 – oggi è un tempio in cui scorrono oltre nove decenni di storia del marchio, celebrandone lo stile, la ricerca delle performance e la passione per le corse.

Si arriva così alla “Rossa” di Maranello. Nel Museo Ferrari affondano le radici nella storia del Cavallino Rampante, in un percorso tra le vetture da strada, le Formula 1 più celebri, i modelli leggendari delle categorie Sport Prototipi e Gran Turismo. Non finisce qui… Per l’occasione alcuni teatri mondiali del motorsport per la prima volta saranno a portata di mouse. Un omaggio esclusivo per chi segue la Motor Valley ovunque e comunque. Stay tuned!