Mazda e la serie MX, una storia nella storia
04.06.2020 - in

Mazda e la serie MX, una storia nella storia

Nel 2020 Mazda ha compiuto i suoi primi cento anni (qui la puntata del poadcast in cui ne abbiamo parlato), consacrati con un lancio significativo, quello della MX-30, il primo modello della Casa 100% elettrico di serie, e che in Italia sarà commercializzato a partire da settembre.

E non è di certo un caso che questa “prima” abbia il prefisso “MX”, più conosciuto sicuramente per la piccola roadster che porta il numero 5 e che dagli anni Novanta in poi ha contribuito a riscrivere le regole dei modelli sportivi, divertenti, con un design accattivante ma soprattutto economici.

MX, che sta per avanguardia

Il prefisso MX, però, compare sui modelli del marchio giapponese già all’inizio degli anni Ottanta con la MX-81 Aria. Si trattava di una berlina molto luminosa e dalla forma a cuneo, segno distintivo – questo – del design a firma Bertone: ma si trattava anche di un concept, il che diede del tutto carta bianca alla fantasia di Marc Dechamps che ne trasse un pezzo unico davvero particolare. Oltre alla linea a cuneo, infatti, ciò che impressionò di più della MX-81 quando venne presentata al salone di Tokyo furono la strumentazione (digitale) e il volante, quest’ultimo di forma rettangolare e incassato; c’erano poi i sedili oscillanti e famosi fari a scomparsa, che verranno ripresi più avanti anche dalla prima serie della MX-5, la NA.

Per Mazda MX perciò significava – e significa tutt’oggi – avanguardia, rottura delle convenzioni: così nel 1983 la MX-02, una cinque porte a ruote posteriori sterzanti e head up display sul parabrezza, poi ancora la MX-03, concept di coupé a muso lungo con motore a triplo rotore da 315 CV. Questa, dagli interni futuristici, addirittura presentava una cloche da aereo e non un vero e proprio volante. Dopodiché fu la volta della MX-04, una sportiva con motore anteriore e trazione posteriore e con pannelli in vetro rimovibili, che trasformavano la coupé in una roadster stile buggy da spiaggia con un colpo solo.

MX-5, l’icona

Nel 1989 ecco comparire sulla scena la MX-5 (qui la puntata del poadcast in cui ne abbiamo parlato), conosciuta dagli amatori anche con il solo appellativo di Miata e che lo scorso anno, in occasione del 30esimo anniversario, è stata presentata in una edizione limitata. La Miata, lanciata proprio nel momento in cui l’industria automotive stava abbandonando l’idea di una roadster divertente ed economica, ha aperto la strada anche alla produzione di serie dei modelli “MX”, così che la MX-3 e la MX-6 entrambe successive, sono due proposte differenti della MX-5 coupé: da un lato l’elegante hatchback a 4 posti, dall’altro una versione premium e più grande della coupé.

Mazda MX-5, 2009

Mazda MX-5, 2009

Gli anni 2000 e i SUV

Dal 2001 tornano le concept “catalogate” MX, con la Sport Tourer e poi la Flexa nel 2005, entrambe preludi alla Mazda5, ma anche con la MX-Sport Runabout del 2002 anteprima della seconda generazione della Mazda2, mentre la MX-Sportif del 2003 è stata la concept che prefigurava la prima generazione della Mazda3.

Ma è stata la MX-Crossport del 2005 a segnare il nuovo corso di Mazda da quel momento in poi: un concept d’ispirazione sportiva (dalla RX-8), una sport utility che andava ad annunciare la CX-7 e poi tutta la fortunata famiglia CX.