Gli italiani? La vogliono ibrida. (E qui c’è la nostra Top 5)
L’ibrido rappresenta il desiderio di 3 automobilisti su 4. Ad oggi solo il 37% degli italiani prenderebbe in considerazione l‘acquisto di un’auto elettrica: un dato che si abbassa al 23% se si restringe l’orizzonte temporale ai prossimi 6 mesi, e che segna una svolta in negativo rispetto al sentiment dello scorso anno, che vedeva quasi il doppio delle persone guardare con interesse alle e-car (63%).
A dirlo è l’annuale Automotive Customer Study di Quintegia.
“L’elettrico sconta un fattore prezzo ancora troppo alto per la congiuntura economica che stiamo vivendo, al netto delle carenze infrastrutturali e degli incentivi. Superata la soglia critica di informazione sull’elettrico, conosciuto ormai da 3 italiani su 4, l’ibrido rappresenta quindi la soluzione ideale, il punto di incontro tra l’affidabile, l’innovativo e il praticabile, anche dal punto di vista economico”, commenta Luca Montagner, senior advisor di Quintegia.
Soluzione ideale o no, ecco la nostra lista accuratamente selezionata tra le ultime novità tra crossover, sportivette tutte curve, citycar, utilitarie e suv. Modelli che vale la pena provare per l’esclusività che hanno nel settore delle ibride (…senza far rimpiangere i motori di una volta…)
Swift Hybrid, Sport & the City
È l’unica piccola, ibrida e 4×4!
L’unità a quattro cilindri a benzina da 83 Cv è stata caratterizzata da corsa corta, con una coppia massima di 107 Nm registrata a soli 2.800 giri, ben 1.600 giri in meno rispetto a prima. Inoltre, è stato migliorato l’ISG, il dispositivo che svolge le funzioni di alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico. Quindi?!
Adesso fornisce una coppia aggiuntiva ai bassi regimi, come in fase di partenza e sorpasso: un boost di potenza di 2,6 CV. Non solo. Rispetto al passato, presente a bordo di Suzuki Swift 2020 c’è una batteria da 10Ah (triplicata), pur con dimensioni invariate, per una grande elasticità nella guida e nel contempo minore carico per il motore termico. Missione: minori consumi ed emissioni che scendono rispettivamente del 6%. Insomma cittadina, ma con una certa verve. Ormai unicamente ibrida. Così come la versione sport, sempre testata in anteprima.
Kona Hybrid, passione divertimento
E se cercate un crossover sprint? La nostra scelte per ora ricade sulla Corea.
Kona Hybrid in modalità sport garantisce l’emozione di una termica a tutti gli effetti.
Il segreto sta nel 1,6 a iniezione diretta da 105 cv a cui si unisce l’elettrico per un totale di 141 CV a 265 Nm di coppia massima quando si preme il pedale.
È una trazione anteriore, e in città procede per lo più in modalità elettrica. Quando va a benzina, nelle decelerazioni e nelle frenate permette di recuperare il piede pesante stipando l’energia dispersa nelle batterie.
Kona Hybrid dà il meglio anche fuori città: palette al volante e via. Tra autostrade e tornanti sa concedere un bel divertimento, senza ripassare dal distributore.
Abbiamo costatato un consumo misto di 17 km/l, tirandole il collo!
Ford Puma, top per spazio e connettività
Sempre crossover, ma con tutto lo spazio e la connettività che avreste sempre voluto è Ford Puma. Sotto il cofano batte l’EcoBoost Hybrid con batterie a ioni-litio da 48 volt. Il pluripremiato EcoBoost 1.0 a tre cilindri viene potenziato dall’elettrico per un’erogazione complessiva di 155 cv e 240 Nm di coppia. Il pezzo forte reale che la distigue dalla concorrenza secondo noi è l’abitabilità… – il megabox nel portabagagli è un esempio! – abbinata ad un design eccezionale (…con le monovolume di una volta, ovviamente, era tutto più facile…)
Monica e Chiara ne hanno descritto i dettagli in un video. È l’ibrida più venduta in Italia a fine agosto. Missione? Puntare a conquistare il cuore delle donne.
Lancia Ypsilon EcoChic hybrid, ecologia e stile
Chi ha conquistato le donne già da anni è Ypsilon. Ora diventa ibrida ma sempre rimanendo al passo con i tempi dal punto di vista di stile e praticità.
Equipaggiata da un motore aspirato 3 cilindri da 1 litro della famiglia Firefly, per la prima volta è affiancata ad uno elettrico BSG (Belt integrated Starter Generator) con una batteria agli ioni di litio, che sfrutta l’energia accumulata e può offrire fino a 5 cv in più di accelerazione. Power Girl!
Il motore elettrico non funziona mai da solo, tranne che durante il cosiddetto sailing (nella video recensione Chiara e Monica spiegano di cosa si tratta!).
La versione “Marine” nello specifico ci è piaciuta particolarmente, perché è caratterizzata dai tessuti dei sedili realizzati con la plastica raccolta nel Mediterraneo, riciclata, riadattata e trasformata.
L’auto, inoltre, ha di serie di D-Fence pack, ossia un sistema che comprende un nuovo filtro che trattiene le impurità che giungono dall’esterno, bloccando il 100% degli allergeni e riducendo il 98% di muffe e batteri, ma anche un purificatore per l’aria ed una lampada a raggi UV che igienizza le superficie interne come volante, cambio e sedili.
Mazda Cx-30: Japan soul, look urbano
Tra i suv, in classifica arriva Mazda cx-30. Ha rivoluzionato stile e motore e oggi porta in dote il 4 cilindri Skyactiv- X: ossia un benzina che lavora quasi come un diesel con l’innovativa accensione per compressione, controllata però da una candela, nome in codice SPCC. Risultato: la superiore risposta iniziale e l’elevata coppia che caratterizzano i diesel si unisce alla costanza fino ai massimi regimi tipici di un benzina. A tutto ciò prende parte anche il mild hybrid: l’ elettrico in assistenza dell’endotermico che aiuta ulteriormente a ridurre i consumi tramite il recupero di energia in fase di decelerazione.
Ovviamente condisce carrozzeria e interni un rinnovato design jinba ittai, e la sensazione che tutto sia a portata di mano, quasi come se fosse davvero un’estensione del corpo del conducente.