Mazda Mx-30, un’auto elettrica amica davvero dell’ambiente
Dopo 100 anni di storia i giapponesi finalmente hanno osato. Ci siamo messi al volante della prima auto elettrica della Casa, candidata al Women’s World Car Of The Year: a bordo è un viaggio nel tempo in cui assaporare l’origine del marchio, i trend di oggi e il futuro in arrivo. Una vettura di altra concezione. Quelli che possono sembrare “difetti” sono dei plus: rigorosamente green.
Design
Originale, altroché. I suoi 4,4 metri fan ricordare la Cx-30. Ma le linee sono così sobrie, che qui Mx-30 sembra appena uscita da una tela. Bisogna aprite gli sportelli per iniziare a viaggiare nel nuovo mondo giapponese a zero emissioni.
A dare il benvenuto ci pensano le portiere freestyle, ovvero senza montante e con quella posteriore incernierata all’indietro. Una chiara citazione della RX-8, ultima Mazda a motore rotativo, icona del marchio.
Tra i tanti dettagli all’interno, impossibile non citare il tunnel centrale in sughero. Un elemento che richiama all’Heritage, oggi riconcettualizzato e moderno, in grado di dare sensazioni nuove.
L’idea non è casuale: Mazda un secolo fa era proprio un’azienda impegnata nella produzione e nella lavorazione di questo materiale. Se volete ripassare la sua storia vi ricordiamo la puntata n. 7 del nostro Podcast.
“Seguiamo quello che succede nel mondo. In rapporto alla storia che vogliamo raccontare con la nostra azienda: una storia internazionale e super ispirazionale”, ha commentato Jo Stenuit, direttore del design di Madza Europa.
Non solo. Se a questo punto ci fosse qualcuno pronto a pensare a questa come una scelta di marketing – effettivamente il materiale è molto delicato tanto da non essere mai stato utilizzato per questi scopi -, aggiungiamo che il sughero è stato scelto anche per la sua natura: il materiale, raccolto dalla corteccia della quercia senza abbatterla, ogni volta che viene raccolto fa sì che quell’albero assorba più anidride carbonica, per favorire il processo di rigenerazione della corteccia. Insomma, la produzione del tunnel centrale della Mx-30 farebbe perfino bene all’ambiente.
Comfort
Arriviamo a sederci. L’accessibilità è ottima per chi si sta davanti, decisamente inedita in Mazda, per chi deve sedere dietro: aperte le portiere bisogna portare in avanti il sedile (elettrico). Una volta accomodati, riportare la seduta in posizione, grazie ai pulsanti montati sopra la poltrona davanti al passeggero.
La plancia ha un doppio schermo. Quello superiore è panoramico da 8,8” e si comanda solo attraverso la voce e la manopola sulla console a ponte. Quello inferiore da 5” è invece a portata di dito. Il bagagliaio ha una capacità di 341 litri ma non c’è il portellone elettrico. La Casa salvaguarda il possibile. E ora capiamo perché.
Tecnologia
Mazda ha scelto di adottare una batteria di soli 35,5 kWh – sufficiente per un’autonomia di 200 km (WLTP) – dunque, sì, la batteria è “piccola”: perché? Non significa meno energia, nell’ottica Japan ciò vuol dire meno c02 prodotta considerando l’intero ciclo di vita: l’obiettivo di Mx-30 è di essere una dei suv più green del settore.
Nel contempo supporta la ricarica veloce in corrente continua (DC) fino a un massimo di 50 kW, per fare il pieno fino all’80% in 36 minuti o 3 ore se si opta per una Wallbox domestica da 7,4 kW.
Non solo. Una batteria del genere è anche meno pesante (310 kg): posizionata dai tecnici al centro e in basso per compensare l’aumento della massa, abbassa il baricentro e permette di mantenere le tipica qualità stradali delle Mazda, che da sempre puntano a creare un feeling con l’auto, legare fisicamente e mentalmente il conducente come fosse il cavaliere con il proprio destriero, secondo la filosofia Jimba Ittai.
Una simbiosi che coinvolge ovviamente anche il corpo, ora adagiato tra sedili e pannelli porta – ricavati al 20% da PET riciclato – in un ambiente che aumenta di qualità e che grazie alla strumentazione digitale permette di avere tutto a portata di mano: oltre all’integrazione con lo smartphone (Android Auto e CarPlay) infatti, parliamo anche di funzioni tecniche, come il rarissimo indicatore della temperatura della batteria, raffreddata a liquido (45° è la temperatura limite d’esercizio): per farci stare il più tranquille possibile!
Carattere
Oltre ad essere la prima elettrica del marchio è anche la più sicura. Ne è un esempio il debutto del sistema di frenata autonoma agli incroci e in condizioni di luce scarsa, persino in presenza di pedoni o ciclisti. Inoltre ad assistervi, su Mx-30 c’è la gestione attiva dello sterzo nel caso la vettura stia uscendo dalla carreggiata o ve ne sia un’altra nella zona cieca ai retrovisori.
Cosa ci è piaciuto di più? La spinta, estremamente regolabile, morbida e graduale, accompagnata da un suono che incrocia il rumore naturale del motore con frequenze artificiali: Mazda ci ha messo lo zampino rendendola simile a quella di un’auto a combustione interna. Del resto l’auto si rivela divertente con prestazioni che non deludono (0-100 km/h in 9,7 s. 140 km/h) chi vuole una vettura appagante ma non troppo sensibile: implicherebbe dover stare tutti i giorni alla colonnina.
ll motore, che eroga 107 kW e ha una coppia di 270,9 Nm, infatti può gestire con le levette dietro al volante selezionando 5 livelli di erogazione e recupero di energia in frenata. Da considerare ad esempio in coda, quando un motore scattante e vivace sarebbe energia sprecata. Torna, dunque, quell’equilibrio giapponese, senza tempo. Oggi più valutabile che mai.
Scheda tecnica
Motore: elettrico
Cilindrata: -
Cambio: -
Potenza massima: 143 cv
Consumo dichiarato (ciclo combinato): 0
Emissioni: 0
Trazione: anteriore
Peso a vuoto: 1.720 kg
Volume bagagliaio: 341 a 1.171 litri
0-100 km/h: 9,7 secondi
Prezzo di listino: da 34.900 euro