Alla scoperta del lago vulcanico più grande di Italia con Mazda 2
11.01.2021 - in

Alla scoperta del lago vulcanico più grande di Italia con Mazda 2

Da Capodimonte a Marta, scoprendo il lago pù grande di Italia a bordo della Mazda 2 hybrid. Con la nuova chilometrista del mercato, abbiamo scovato angoli inesplorati a 100 km da Roma.

Tour assolutamente indicato per chi ama contagiarsi… di storia, favole e dimensione di altri tempi.

Storia cultura e relax. Si parte a bordo di Mazda 2 con un nuovo cuore pulsante. Ci spingiamo verso la storia che nel Lazio, dopo la capitale, ci porta nelle bellezze etrusche.

Destinazione Lago di Bolsena.

Mazda 2 Hybrid sul lago di Bolsena

Capodimonte, regna sul lago vulcanico più grande di Italia

Prima Protagonista su lago vulcanico più grande di Italia è Capodimonte: si erge sulla scogliera del promontorio, dominandolo completamente con la sua imponenza e bellezza.

Dapprima la maestosa Rocca ottagonale era una costruzione militare, un avamposto controllato dai Baroni di Bisenzio del ramo della famiglia Aldobrandeschi di Sovana. La sua storia cambierà quando la famiglia Farnese, originaria di quest’area, inizierà la sua ascesa trasformandola in luogo di rappresentanza, dove incontrare i rapporti con la nobiltà romana.

Ci arriviamo con una strada che merita. E veniamo accolti da una sofora giapponese…

La sofora giapponese a Capodimonte

un richiamo al giappone che ci piace, che ci stupisce e che davvero non ci aspettavamo…

WELCOME!

Tornando alla mole ottagonale – chiamata Rocca appunto – precedente costruzione dei Signori di Bisenzio, è bene dire che divenne sede preferita, nonché luogo ambito, da numerosi Pontefici, sovrani, artisti e politici, sia italiani che stranieri che vi soggiornarono, decantandone la magnificenza.

Merita una tappa!

La rocca a Capodimonte

Sorsero poi altri monumenti: in posizione panoramica, quasi a ridosso della Rocca.

Qualche  esempio? La Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta, dove si venera l’immagine della “Madonna delle Grazie”, attribuita al valente pittore napoletano Sebastiano Conca e, nella graziosa piccola piazza alla sua destra, il Palazzo Borghese.

Mazda2

La bellezza di Capodimonte, della Rocca e dell’isola Bisentina, furono la cornice naturale di amicizie, amori e “vita di corte”.

Da non dimenticare, ad ogni modo, che per ordine di Papa Innocenzo X verrà rasa al suolo, diventando la “Cartagine della Maremma”. Con la successiva acquisizione da parte della Chiesa e del territorio di Capodimonte, queste vicende e questi luoghi, uscirono per sempre dalle cronache mondane del tempo.

Oggi la Rocca è proprietà privata.

Capodimonte

Ad ogni modo Capodimonte, considerato il centro turistico del lago di Bolsena, è situata sul pittoresco promontorio che si protende verso il Lago come un antico borgo arroccato. Affacciandosi da una parte si vede l’isola bisentina dall’altra il porto per raggiungerla.

Nel lago, l’isola Bisentina: segreta e privata

Citata da Dante nella Divina Commedia, si trova prossima alla riva occidentale, a pochi chilometri di distanza dal promontorio ove sorgeva l’antica città etrusco-romana di Bisenzio, dal quale mutua il nome.

Mazda2

Photo shooting di Gaetano Alfano

Oggi disabitata, dal 2017 appartiene alla Fondazione Rovati, aperta solo nelle giornate Fai.

Dante la cita per la Malta dei Papi: uno stretto cunicolo scavato nelle profondità dell’isola, utilizzato a lungo come prigione. L’inaccessibilità dell’isola ha creato una certa popolarità anche in ambienti esoterici in quanto indicata come una degli accessi al leggendario regno sotterraneo di Agarthi.

Da ricordare per chi avesse il privilegio di fare un giro, le sette chiese lungo il perimetro dell’isola: furono edificate dai Frati Minori, a imitazione delle sette chiese di Roma.

Ciascuna chiesetta, inoltre, sorge rivolta ad uno dei sette paesi rivieraschi del lago. Per vederle, dal porto turistico di Capodimonte si possono effettuare delle gite, anche se come detto, è molto più difficile salire sull’isola.

Mazda2 Hybrid, Capodimonte

Marta, relax sul lago tra torre e pescatori

Altra perla del lago di Bolsena è Marta.

Questo è il principale porto del più grande lago vulcanico d’Italia. Marta, infatti,  dà da mangiare a parecchie famiglie e turisti, offrendo un discreto borgo medievale con vicoli e piazzette, arroccato attorno alla Torre dell’Orologio: un luogo sacro per i martani, oltre ad essere importante per il fulcro della tradizionale festa della Barabbata (Domenica successiva al 14 maggio).

L’origine di questo paese, in mancanza di prove accertate, è controversa.

Il primo millennio lacunoso di storia ci tramanda la tragica vicenda del 534 d.C., che ha per protagonista la regina degli Ostrogoti Amalasunta, figlia di Teodorico, segregata e uccisa sull’Isola Martana.

Lago più grande di Italia, Bolsena

La storia accertata del paese inizia invece nel 726 d.C. quando il suo nome compare per la prima volta in un atto di donazione per la costituzione del “Patrimonio di S. Pietro in Tuscia”.

Nel XIII secolo è fatta costruire dal Papa Urbano IV la Rocca, edificata, secondo la leggenda, con i resti dell’antica Bisenzio, di cui rimane unicamente la Torre ottagonale oggi simbolo di Marta.

Lago più grande di Italia, Bolsena

Ad oggi si ritrova un tranquillo lungolago ombreggiato da platani, una lunga spiaggia e un porticciolo che dà riparo a piccoli natanti nonché alle barche dei pescatori: ideale per trovare un ristorantino locale e mangiare il pesce appena pescato.

Da gustare anche il vino est est est!. Noi non lo abbiamo provato: abbiamo preferito gustarci la nostra auto. Ormai famoso in tutta Italia, si può trovare anche nella propria città.

Photo shooting di Gaetano Alfano

Photo shooting di Gaetano Alfano