
Il Pink Motor Day dà voce alle protagoniste della rivoluzione che sta investendo il settore
I temi trattati nel corso della seconda edizione del Pink Motor Day sono di grande attualità: dal gap salariale alla disoccupazione femminile, passando da autodeterminazione e inclusione. Organizzato dalla rivista Fleet Magazine, con il patrocinio del Comune di Milano e dell’Osservatorio Top Thousand, UNRAE e ANIASA, si sono alternate sul palco molte figure di spicco del settore. Imprenditrici e personaggi simbolo dell’industria automotive, del travel e di tutta la mobilità in generale.
Arianna Censi e Gabriella Greison al Pink Motor Day
Ad aprire le danze è stata Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano.
“Le donne si muovono in maniera diversa dagli uomini, usano meno la macchina e più i mezzi pubblici, in numero minore scelgono i mezzi in sharing e fanno tragitti più lunghi a piedi. Non fanno un percorso lineare, che non è quasi mai un percorso unico casa-lavoro”.
Molti i temi controversi che deve affrontare Arianna Censi a Milano: dalla città a 30 km, all’aumento dei biglietti di Atm, passando per la sharing e la gender mobility. L’Assessora spiega così proprio l’aumento dei biglietti:
“Il biglietto di 90 minuti utilizzabile più volte sullo stesso mezzo è la risposta di Milano per andare incontro alle esigenze della mobilità delle donne”.
Sale quindi sul palco Gabriella Greison, fisica e divulgatrice scientifica, che racconta la sua esperienza.
“La fisica è stata da sempre una materia ad appannaggio degli uomini. Alle donne, secondo una recente ricerca americana, era impedito fino al XX secondo di realizzarsi nella fisica. Anche nell’auto e in altri ambienti è la stessa cosa”.
Partendo dall’esempio di Marie Curie, unica donna ad aver mai ricevuto due premi Nobel in due diverse materie (fisica e chimica), che ha dovuto sgomitare in un ambiente maschile e maschilista, arriva a parlare delle donne che hanno lasciato un segno anche nell’automotive. Come Barbara Castle, eccellente ministro dei Trasporti inglese dal 1965 al 1968. Pur non avendo neanche la patente di guida introdusse il concetto di sicurezza stradale. Rese obbligatorie le cinture di sicurezza, introdusse l’etilometro per combattere la guida in stato di ebbrezza e definì un limite permanente di velocità di 70 miglia all’ora. Solo per citare alcune delle sue battaglie. La Greison passa un concetto preciso:
“Quello che vediamo influenza il nostro futuro e crea una mappa precisa che condiziona le nostre scelte”.
Devono esserci più donne per creare la nuova mappa! E conclude il suo intervento con una bellissima poesia di Alda Merini:
Non mettetemi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa più accorgersi di un tramonto. Chiudo gli occhi. Mi scosto di un passo. Sono altro, sono altrove.
Al Pink Motor Day quattro panel con le donne al centro
Molto interessanti i quattro panel che hanno visto alternarsi sul palco del Pink Motor Day donne, e un uomo, che hanno affrontato temi significativi e attuali.
Inclusione
Al primo hanno partecipato: Francesca Palazzotti – Procurement Director Arval Italia; Maurizio Capogrosso – HR Director Herny Schein Italia; Valentina Sangiorgi – Chief HR Officer Randstad Italia. La diversità come forma di ricchezza, come capitale da mettere al servizio del team e dei progetti sui quali si lavora. Questo in sintesi quello che è emerso, partendo dalle esperienze dei singoli. Valentina Sangiorgi ha illustrato una recente ricerca di Randstad che rappresenta una fotografia preoccupante. Dei 26 milioni di persone inattive in Italia, il 60% sono donne. Il quadro è ancora più grave se si analizzano le fasce di età. Tra i 30 e i 69 anni ci sono 3,6 milioni di uomini e 7,1 milioni di donne. Non servono commenti a questi numeri.
Francesca ha parlato della sua esperienza di manager e del fatto che chiede “al suo team di osare, tutti i giorni: osate non essere perfetti, osate presentare un progetto anche se non è perfetto, osate provare a rompere lo status quo. Come faccio con me stessa, provo a spingere tutti fuori dalla propria comfort zone”. Questo vale indistintamente per uomini e donne e il compito di un manager è quello di mettere insieme le differenze. “La squadra che vince è formata da persone diverse ed è cruciale avere una comunicazione semplice e chiara”.
Mobilità
Al secondo panel hanno partecipato: Silvia Ronchetti – Fleet& Business Sales manager Polestar, Cristina Petrucci – Responsabile Centro Studi e Statistiche UNRAE, Alessia Li Calzi – Senior Specialist, Fleet Administrator Italy, Benelux, ECC in Bristol Myers Squibb.
Le donne si muovono diversamente dagli uomini. Camminano più a lungo, scelgono più spesso i mezzi pubblici e usano meno l’automobile. I temi cruciali per la popolazione femminile sono la sostenibilità, la gestione casa-famiglia, le trasferte, gli spostamenti lavorativi. Sotto i riflettori anche la sicurezza. Oltre l’80% delle donne dichiara di aver subito molestie in pubblico, un timore ancora più reale sui mezzi pubblici. Spesso stazioni e fermate sono spazi vulnerabili per le donne. E’ quindi importante far sedere le donne al tavolo, per guidare attivamente il cambiamento e garantire un’equa rappresentanza nella pianificazione e nel processo decisionale.
Integrazione Fleet e Travel
Sul palco: Paola Brovazzo – International HR Mobility Specialist Zucchetti SPA; Elena Carlino – Direttore Commerciale Gattinoni Business Travel; Roberta Billé – Country President GBTA Italy.
La figura del travel manager è tipicamente femminile perchè deriva dal vecchio ruolo dell’assistenze di direzione che doveva prenotare i viaggi per i manager. Quella del fleet manager deriva invece dagli uomini che dovevano gestire il garage aziendale. Due professioni nuove che si affiancano al ruolo del mobility manager che deve coordinare tutta la mobilità aziendale. Tre ruoli che devono lavorare in modo coordinato e integrato per affrontare un profondo cambiamento trainato anche dalla tecnologia. Quest’ultimo aspetto è stato sottolineato da Paola Brovazzo: “Non puoi gestire un processo che non puoi misurare: senza l’uso della giusta tecnologia la sfida è impossibile”.
Sostenibilità
Ultimo panel, ma non per questo meno importante, è quello che ha visto come protagoniste: Linda Mignosa – Sales Corporate Manager Drivalia; Novella Varzi – Country Manager Jeep Italia; Ilaria Crosta – Procurement Team Leader Sew-Eurodrive Italia.
“La transizione ecologica ci riguarda tutti: una sfida oggi per un futuro migliore domani”, così Ilaria Crosta parla di questa rivoluzione di paradigmi che sta investendo il mondo della mobilità in generale.
Sfida che Jeep ha raccolto lanciando recentemente la Jeep Avenger, la prima compatta 100% elettrica del Brand che piacerà molto alle donne per la sua maneggevolezza, gli spazi interni e il sistema di ricarica veloce che in 3 minuti fornisce 30 km di autonomia. Novella Varzi, che arriva da una lunga esperienza nelle vendite ha raccontato che “Per costruire la propria carriera bisogna essere molto preparate, determinate e pronte a mettersi in discussione. Individuare con chiarezza i propri obiettivi, avere coraggio e consapevolezza, bussare alle porte e cogliere le occasioni”.
Al Pink Motor Day sono anche stati assegnati premi a quattro progetti aziendali guidati da una leader donna, uno per ogni tema affrontato. I premi sono andati a
- Roberta Marsi, Sustainability Manager DHL Express Italy, per un progetto di inclusione realizzato dall’azienda nelle scuole primarie
- Cinzia Catania, che ha ricevuto il riconoscimento per il progetto mobilità di Poste Italiane
- Fulvia Del Vecchio, Fleet Manager di Enel oltre che Head of Business Travel Logist.Formaz&Eventi Country Italy
- Valeria Braidotti, Head of Procurement Mobility Services di Siemens Italia