Quando la tecnologia apre le porte alle donne: il nuovo volto delle officine
07.03.2025 - in

Quando la tecnologia apre le porte alle donne: il nuovo volto delle officine

Dimenticate le officine piene di olio e chiavi inglesi dove la forza bruta era l’unico requisito richiesto. Oggi il settore dell’aftermarket ha cambiato volto: la tecnologia ha preso il sopravvento e ha reso l’autoriparazione un lavoro sempre più digitale, dove a contare sono le competenze informatiche e la capacità di interpretare sistemi elettronici complessi. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità straordinaria per le donne, che possono portare il loro talento e la loro precisione in un ambiente sempre più orientato alla diagnosi digitale e alla programmazione dei veicoli. Il gender gap nel mondo delle officine è ancora evidente, ma le barriere stanno crollando: il settore cerca urgentemente specialisti e, finalmente, comincia a guardare con attenzione anche alle competenze femminili.

Tecnologia e formazione: il futuro dell’autoriparazione

Un’auto che entra oggi in officina non è più solo un insieme di ingranaggi da riparare, ma un sofisticato computer su ruote. Infotainment, ADAS, sensori e software di bordo sono le nuove sfide dei tecnici, e chi meglio delle giovani native digitali per affrontarle? Purtroppo, ancora troppe studentesse non sanno che questa carriera è un’opzione concreta per loro. La soluzione? Informazione e formazione: dagli istituti tecnici ai corsi specializzati post-diploma, le strade per entrare nel settore sono molteplici. Esempi virtuosi come quello di Elena Spelta, conosciuta come Gommista Viola, dimostrano che le donne possono non solo lavorare in questo mondo, ma eccellere grazie alla loro precisione e attenzione al dettaglio. Il suo progetto She Can Do It è diventato un simbolo di come la passione e la competenza possano abbattere gli stereotipi.

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Un settore che guarda al futuro (e alle donne)

A dare una spinta ulteriore al cambiamento ci pensa anche AWA – Automotive Woman Association, che sta formando nuove collaudatrici e specialiste del settore in collaborazione con esperti del calibro di Loris Bicocchi. E per chi vuole toccare con mano questo mondo in evoluzione, l’appuntamento è fissato per Autopromotec 2025, la fiera di riferimento per l’aftermarket in programma a Bologna dal 21 al 24 maggio. Qui le donne potranno scoprire che non solo c’è spazio per loro, ma che il settore ha bisogno del loro contributo per innovarsi e crescere. Perché l’officina del futuro non è solo digitale e smart: è anche inclusiva e (finalmente) aperta alle donne.

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Un’opportunità da non perdere per le professioniste di domani

Oggi, meno del 5% dei tecnici in officina sono donne, ma il trend è in crescita. Il settore dell’aftermarket è alla ricerca di figure professionali altamente qualificate, con una domanda che supera di gran lunga l’offerta. Questo significa che ci sono spazi concreti per chiunque voglia intraprendere questa carriera, senza distinzione di genere. Con l’evoluzione della mobilità, sempre più orientata alla sostenibilità e alla digitalizzazione, il ruolo delle officine sarà cruciale. Serviranno competenze all’avanguardia, dalla programmazione alla gestione dei sistemi elettronici, creando opportunità stimolanti per le giovani che vogliono inserirsi in un settore dinamico e ricco di prospettive.

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