Volvo alza l’asticella della sicurezza in auto
25.03.2019 - in

Volvo alza l’asticella della sicurezza in auto

Se c’è una Casa che ha fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia, quella è Volvo che, proprio quando si festeggiano i 60 anni dall’invenzione della cintura di sicurezza a V a tre punti, alza l’asticella e lancia quattro nuovi importanti progetti che diventano il baluardo della strategia nota come Vision 2020, che punta ad azzerare il numero di vittime o feriti gravi a seguito di incidenti a bordo di una Volvo entro il 2020.

I 60 anni delle cinture di sicurezza a V a tre punti

Era il 1959 quando Nils Bohlin, progettista Volvo, inventò quello che si può senza alcun dubbio considerare il più importante dispositivo di sicurezza dei 120 anni di storia dell’auto. Le cinture di sicurezza, ad oggi, hanno salvato circa un milione di vite umane e, a conferma di ciò, i responsabili dell’ufficio brevetti tedesco hanno inserito l’invenzione di Bohlin fra gli otto brevetti che più hanno influito sulle sorti dell’umanità nei cento anni che vanno dal 1885 al 1985, insieme a quelli di inventori come Benz, Edison e Diesel. Le prime auto ad avere di serie il nuovo dispositivo furono le Volvo Amazon e PV 544 destinate ai mercati scandinavi e, dal 1963, vennero introdotte anche negli Stati Uniti e negli altri mercati dove non venivano ancora installate. Ma, come tutte le novità, i clienti in un primo momento opposero una certa resistenza, probabilmente la stessa diffidenza con la quale verranno accolte anche le nuove iniziative per aumentare la sicurezza in auto che ha presentato Volvo proprio in questi giorni.

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E.V.A.: una biblioteca digitale per tutta l’industria

Le informazioni, oggi più che mai lo sappiamo bene, sono forse l’elemento più importante in ogni settore per sviluppare o rafforzare il proprio vantaggio competitivo. Volvo raccoglie dati sulla sicurezza da sessant’anni e ha deciso di condividere le proprie conoscenze su questo tema creando una “biblioteca” digitale da mettere a disposizione dell’industria auto. Il progetto si chiama E.V.A.: Equal Vehicles for All e rispecchia la filosofia di Volvo di voler migliorare le condizioni di sicurezza. Del resto alcuni sistemi che sono nati dall’esperienza Volvo sono ormai diventati standard di settore, come ad esempio gli airbag laterali. Basandosi sui suoi studi, Volvo Cars si è resa poi conto che la sicurezza è “sessista” e alcuni produttori lavorano sulla base di dati ottenuti attraverso crash test eseguiti esclusivamente con manichini anatomici “maschili”. Per questo ha creato dei manichini per i crash test virtuali per capire meglio le dinamiche degli incidenti e sviluppare tecnologie capaci di proteggere in egual misura le donne e gli uomini a bordo di un’auto. Proprio per parlare di questo mercoledì 27 marzo parteciperò ad un incontro dal titolo:

“Auto che amano le donne. Donne e automotive: una nuova visione della sicurezza”.

Organizzato da Bocconi Students Motorclub e Volvo Car Italia, in collaborazione con WiB – Bocconi Female Students Asociation, l’evento mi vedrà parlare di questi temi con Prisca Taruffi – Pilota e giornalista, Chiara Angeli – Direttore vendite e marketing Volvo Car italia, Paolo Ruffini – regista e attore e avrà la Professoressa Francesca Prandstraller come moderatrice.

Volvo's Accident Research Team

Chi va piano va sano e va lontano: limite a 180 km/h

Credo che sarà una delle decisioni più contestate dai clienti, come forse furono le cinture di sicurezza, ma è assolutamente coerente con tutta la strategia della Casa Svedese ed è un messaggio molto forte non solo ai clienti ma anche a tutta l’industria. A partire dal 2020 le auto Volvo avranno un limite massimo di velocità pari a 180 km/h.

Ogni anno, milioni di persone prendono multe per eccesso di velocità e i dati sugli incidenti stradali pubblicati dall’agenzia governativa statunitense National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) mostrano che il 25% di tutte le vittime di incidenti stradali verificatisi negli USA nel 2017 è riconducibile all’eccesso di velocità. Ma Volvo sta studiando anche la possibilità futura di limitare automaticamente la velocità nei pressi di scuole e ospedali abbinando un dispositivo di controllo della velocità intelligente alla tecnologia di geofencing.

New Volvo S60 R-Design exterior

Care key per gli automobilisti più giovani e inesperti

Legato alla limitazione della velocità dell’auto a 180 km/h è il sistema Care Key che permette ai possessori di una Volvo di impostare un limite di velocità sulla vettura per loro stessi, per i familiari o per gli amici ai quali presteranno la loro auto. Verrà fornito di serie su tutte le auto Volvo a partire dal Model Year 2021. Oltre ai potenziali vantaggi in termini di sicurezza delle persone, soluzioni come la limitazione della velocità e Care Key potrebbero portare benefici anche in termini economici. Volvo infatti sta incontrando le compagnie assicurative, in diversi mercati, per invitarle a proporre polizze più convenienti ai clienti Volvo che adotteranno queste dotazioni di sicurezza.

Volvo Cars introduces Care Key as standard on all cars for safe car sharing

L’occhio del grande fratello per combattere le distrazioni

Volvo ha capito che la tecnologia da sola non basta per raggiungere la “quota zero” e sta ampliando il suo perimetro di azione includendo anche il comportamento del guidatore.

Driver Monitoring Camera in a Volvo research vehicle

Infatti non solo l’eccesso di velocità ma anche la guida in stato di alterazione e la distrazione, sono fonti di pericolo. I dati pubblicati dall’agenzia governativa statunitense NHTSA mostrano che, negli Stati Uniti circa il 30% di tutti gli incidenti stradali mortali avvenuti nel 2017 ha coinvolto automobilisti che guidavano in stato di alterazione psicofisica. Per questo motivo la Casa di Goteborg ha deciso di installare a bordo dell’auto telecamere e altri sensori che monitorano il guidatore e consentono all’auto di intervenire se l’automobilista è distratto, in stato di alterazione e non reagisce ai segnali di allerta e potrebbe causare un grave incidente. L’auto potrebbe ridurre la velocità, chiamare Volvo on Call e, in ultima istanza, rallentare progressivamente fino a parcheggiare in sicurezza. Queste telecamere verranno introdotte in tutti i modelli Volvo all’inizio del 2020, con la prossima generazione della piattaforma scalabile SPA2. Certo è una decisione molto forte, come quella di limitare a 180 km/h la velocità. C’è da chiedersi se i costruttori auto hanno il diritto, se non addirittura la responsabilità di installare tecnologie a bordo delle auto che possano modificare il comportamento dei guidatori. Il dibattito è aperto.