Audi & H-Farm: non solo auto, ma programmi di formazione per i giovani
19.11.2019 - in

Audi & H-Farm: non solo auto, ma programmi di formazione per i giovani

Al via la seconda edizione di Audi We Generation, il laboratorio dedicato ai giovani talenti per promuovere e favorire la cultura dell’innovazione.

L’unione fa la forza e la forza di domani è rappresentata dai giovani e dal loro talento. Un dato di fatto questo per Audi. Oggi il brand collabora con H-Farm, partner strategico nello sviluppo di progetti di crescita professionale, per “contaminare” positivamente gli imprenditori del futuro.

Si, perché se da un lato Audi punta a diminuire notevolmente l’età media dei propri acquirenti – anche grazie all’introduzione di nuovi modelli più “attrattivi ed aggressivi” come l’ultima nata A1 citycarver – il brand pensa anche al futuro ed alla preparazione di questi giovani professionisti affinché siano in grado di farsi largo nel mondo del lavoro.

We Generation 2: i talenti del futuro

Ecco allora un percorso didattico, alla sua seconda edizione, creato per 10 studenti universitari del corso di Laurea in Management di alcuni atenei italiani: al termine alcuni di loro avranno la possibilità di effettuare uno stage formativo all’interno della sede di Audi Italia. L’obiettivo di questo viaggio istruttivo è supportare i talenti del futuro, basando la loro formazione sull’eticità e la convivenza con la tecnologia, affinché quest’ultima porti effettivamente dei benefici.

TECH IT EASY: l’evento guidato da Audi

E’ stato Fabrizio Longodirettore Audi Italia, ad aprire le danze insieme al fondatore di H-Farm, Riccardo Donadon, del primo capitolo di We Generation, svoltosi non a caso in concomitanza con la presentazione in anteprima nazionale di A1 citycarver, che rappresenta la risposta di Audi alle esigenze delle nuove generazioni.

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Si è parlato in primis di mobilità e di come essa stia cambiando, influenzata da diversi settori che entrano in gioco nel mondo dell’auto, quali l’ingegneria aerospaziale, la balistica militare, la cibernetica, l’architettura e non solo, rendendo il nostro modo di viaggiare sempre più sostenibile, sicuro ed amico.

Auto sempre connesse, capaci di parcheggiare da sole, che si interfacciano con l’ecosistema e con un’assistenza hassle free: “senza seccature” che ci permetta magari in un prossimo futuro di “spedire” la nostra auto per il tagliando, senza dover fare nulla o dovercela portale.

Ma non sempre le scelte utili a migliorare le esigenze future dei consumatori portano ai risultati sperati: ce lo ricorda Longo, quando accenna ad una sorta di “autogoal di sistema”, che a causa della demonizzazione negli ultimi anni dei motori diesel, ha riportato ad un aumento di produzione di CO2, che è tornato oggi ad alti livelli, quasi gli stessi del 2013.

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Ecco perché è utile formarsi e formare: il brand crede nei giovani e nella necessità di trovare persone che vogliano misurarsi in un contesto pieno di sfide, come quello dell’automotive di oggi.

Ed è con grande piacere che ascoltando questi giovani “nativi digitali”, appartenenti alla generazione Z, ci rendiamo conto quanto sia per loro davvero importante vivere il futuro con un occhio di riguardo per l’ambiente e la sostenibilità. Un esempio concreto del grande impegno viene dalla creazione di numerose startup presenti all’evento tra cui Biorfarm, Metaliquid e Too Good to Go, nate dall’impegno di queste nuove generazioni, interessate a garantire un futuro innovativo, senza sprechi ed eco-friendly.

Special guests l’alpinista Hervé Barmasse e l’esploratore Alex Bellini, che sul finale dell’evento creato con Audi, ci hanno dato il loro parere sull’impatto dell’innovazione su uomo ed ambiente, considerata anche l’importanza della tecnologia nelle loro passate missioni, nell’ottica di un mondo sostenibile.

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Chi fosse interessato a candidarsi al progetto We Generation in collaborazione con Audi, può farlo qui: https://www.we-generation.it/candidati