Ecco come funziona la soluzione ai punti ciechi dell’auto, progettata da una studentessa di 14 anni
15.11.2019 - in

Ecco come funziona la soluzione ai punti ciechi dell’auto, progettata da una studentessa di 14 anni

Donne, motori e tecnologia, ecco il mix perfetto per risolvere un problema che esiste da quando è stata inventata l’automobile: i punti ciechi. E’ di pochi giorni fa la notizia che Alaina Gassler, una studentessa quattordicenne di West Grove, in Pennsylvania, ha progettato una soluzione a questo problema ancora irrisolto.

Blind Spot Information System, un palliativo non risolutivo

Legato alla struttura stessa dell’auto, l’angolo morto è stato, e continua ad essere, un problema che ha provocato molti incidenti. Negli ultimi anni sempre più auto hanno installato, di serie o come optional, il BLIS: Blind Spot Information System che consiste in una telecamera installata sui retrovisori. Quando un veicolo entra nell’area monitorata, si accende una spia che avvisa il guidatore. Mai però, fino ad ora, era stata trovata una soluzione definitiva. Ecco adesso che l’angolo morto rimarrà un lontano ricordo, che le generazioni future non conosceranno più.

Il progetto della studentessa di 14 anni toglie la benda dall’angolo cieco

Il progetto di Alaina prevede l’utilizzo di un sistema di webcam, un proiettore e una serie di componenti stampate in 3D. La webcam viene posizionata all’esterno, rivolta in direzione dell’angolo cieco, successivamente le immagini raccolte vengono proiettate in tempo reale in un proiettore che si trova all’interno dell’abitacolo e visualizzate direttamente sul montante, rivestito con un tessuto catarifrangente per fare in modo che le immagini arrivino solo al guidatore.

Vince un premio e va a competere con i “grandi”

Si tratta di un prototipo presentato in occasione di una manifestazione scolastica e la stessa Alaina ha detto che può essere migliorato, magari sostituendo il proiettore e il tessuto con uno schermo LCD. Adesso questo progetto si troverà a competere con i brevetti sui quali stanno lavorando ingegneri di tante Case automobilistiche. Intanto si è accaparrata il primo premio della Broadcom Masters science and engineering competition, che aveva in palio un montepremi di 25.000 dollari. Chissà che il nome di Alaina Glassler non vada ad aggiungersi a quello delle altre donne che hanno cambiato il mondo dell’auto introducendo innovazioni che usiamo nella nostra quotidianità, senza nemmeno saperlo.