Posso usare il gasolio vecchio?
27.12.2023 - in

Posso usare il gasolio vecchio?

Posso usare il gasolio vecchio? Il gasolio, come tutti i carburanti, tende ad invecchiare e degradarsi nel tempo, soprattutto se non viene conservato in modo adeguato. Utilizzare del gasolio vecchio può causare diversi problemi, prima fra tutti un calo delle prestazioni del motore. Vediamo più nel dettaglio quando e come è possibile riutilizzare il gasolio che è rimasto inutilizzato a lungo.

Potenziali problemi derivanti dall’utilizzo di gasolio vecchio

Il gasolio invecchiato presenta una viscosità più elevata che può portare ad una combustione difficoltosa all’interno del motore diesel. Questo si traduce in maggiori emissioni di fuliggine allo scarico, potenza ridotta e surriscaldamento del propulsore. Col passare del tempo, inoltre, si assiste alla formazione di depositi e sedimenti sul fondo del serbatoio o dei contenitori di stoccaggio. Queste impurità possono intasare filtri ed iniettori, causando difficoltà di avviamento del motore o addirittura un blocco totale del sistema di alimentazione.

Un gasolio particolarmente vecchio, con oltre 1-2 anni di conservazione in condizioni non ottimali, tende anche a degradare formando acidi e composti potenzialmente corrosivi per i componenti del motore. Oltre ai rischi di malfunzionamenti e guasti, l’utilizzo prolongato di carburante degradato accelera l’usura di pompa e iniettori a causa delle impurità presenti.

Suggerimenti per valutare se il gasolio può essere ancora utilizzato

Prima di utilizzare un gasolio conservato a lungo è buona norma verificarne le condizioni per evitare spiacevoli sorprese. Innanzitutto è importante controllare che non vi siano impurità o acqua sul fondo del serbatoio, che darebbero origine a malfunzionamenti immediati. Successivamente, versandone un campione su di una superficie liscia, è possibile valutarne la viscosità: se il gasolio scorre lentamente o permane in pozzanghere evidenti, è probabile che le sue caratteristiche chimico-fisiche si siano ormai deteriorate.

In caso di conservazione superiore all’anno in recipienti semiaperti o alle normali condizioni ambientali, è consigliabile testare il numero di cetano tramite appositi kit: un valore inferiore a 40 indica un prodotto degradato, da rigenerare o smaltire adeguatamente. Anche il controllo della presenza di acqua e sedimenti contribuisce a determinare se il gasolio può ancora essere utilizzato. Nel dubbio, meglio non correre rischi per il proprio motore e affidare il carburante ad un laboratorio specializzato.

Possibili rimedi per riutilizzare o smaltire il gasolio invecchiato

Nel caso in cui le analisi o test empirici rivelino che il gasolio disponibile non ha più le qualità minime per l’utilizzo nei motori, non tutto è perduto. Esistono infatti alcuni trattamenti e procedure utili per rigenerarlo o riciclarlo adeguatamente.

I principali rimedi prevedono l’utilizzo di specifici additivi rigeneranti, in grado di pulire il carburante, migliorarne la combustione e ripristinarne parte delle originarie capacità lubrificanti. Sul mercato ne esistono diversi tipi specifici per il gasolio: vanno aggiunti nel serbatoio nelle proporzioni indicate dal produttore e fatti circolare con una piccola quantità di carburante fresco.

In alternativa, è possibile procedere con la filtrazione professionale del gasolio presso aziende specializzate: tramite l’utilizzo di attrezzature specifiche, verranno eliminati tutti i residui solidi e l’acqua in eccesso, riportando temporaneamente il carburante a livelli utilizzabili.

Se però il degrado risultasse eccessivo o non economicamente conveniente da invertire, la legge prevede procedure regolamentate per lo smaltimento tramite aziende autorizzate. Mai cercare di liberarsene in autonomia, si rischierebbero sanzioni o danni ambientali.

Indicazioni sulle normative e le misure di sicurezza

Esistono alcune norme di legge che regolamentano il corretto stoccaggio ed uso di gasolio, soprattutto per quanto riguarda la sua conservazione come prodotto infiammabile. La principale legge di riferimento in Italia è il Testo Unico Ambientale n.152/2006, in particolare gli art.li 184 e seguenti che riguardano lo smaltimento dei rifiuti.

Il gasolio inutilizzabile deve essere sempre trattato come rifiuto speciale pericoloso, quindi non può essere disperso nell’ambiente se non tramite incenerimento presso appositi impianti autorizzati. Anche la fase di stoccaggio presso le utenze deve sottostare a specifici requisiti di sicurezza: utilizzo di contenitori integri, evitando fonti di innesco in vicinanza, protezione da eventi meteorici o sversamenti e contenimento degli odori.

Le quantità di gasolio detenute in fusti o cisterne presso officine o utenze private devono rimanere entro i 1000 litri, oltre occorrono autorizzazioni specifiche. È bene consultare il proprio comune o la normativa antincendio vigente per ulteriori indicazioni sullo stoccaggio ed utilizzo di carburanti presso le utenze domestiche.

Descrizione dei procedimenti di trasformazione o riciclaggio

Il gasolio vecchio e non più utilizzabile nei motori può essere ugualmente recuperato attraverso alcuni processi industriali appositamente studiati. I principali metodi di riciclaggio e trasformazione del carburante degradato sono:

  • Rigenerazione chimica – Tramite distillazione o processi chimici il gasolio viene separato dalle impurità e dai composti corrotti, per riportarlo a standard minimi di riutilizzo come combustibile dopo aggiunta di specifici additivi.
  • Recupero termico – Il potere calorico residuo viene sfruttato come combustibile in impianti industriali che devono raggiungere alte temperature, quali cementifici, centrali elettriche o altiforni. Viene quindi impiegato in sostituzione di altri idrocarburi ma senza le problematiche causate dai residui nei motori.
  • Rigenerazione e raffinazione – In alcuni casi complessi processi di cracking e distillazione frazionata consentono di ricavare dal gasolio invecchiato componenti chimici ancora utili per la produzione di nuovo carburante o altre basi per l’industria chimica.
  • Termodistruzione – Laddove non sia possibile il recupero, né economico né tecnico, il gasolio viene termodistrutto in impianti autorizzati che garantiscono emissioni in atmosfera altamente controllate durante la combustione.

Suggerimenti per prevenire l’invecchiamento del gasolio

Per evitare i possibili problemi derivanti dall’utilizzo di un carburante degradato, è bene adottare alcune semplici precauzioni per conservarlo al meglio:

  •  Utilizzare recipienti puliti ed ermetici, al riparo dalla luce solare, umidità e sbalzi termici eccessivi
  • Non travasare ripetutamente il gasolio in contenitori di servizio e non lasciarli semiaperti
  • Evitare l’accumulo di condense e acqua sul fondo, utilizzando additivi stabilizzanti prima dello stoccaggio prolungato
  • Mantenere il pieno nel serbatoio dei mezzi poco utilizzati, limitando il contatto dell’aria col gasolio nel tempo
  • Utilizzare il gasolio stoccato entro 6-12 mesi, riciclando quello invenduto o residuo presso raffinerie.

Adottando piccole accortezze come queste è possibile conservare a lungo il gasolio evitandone l’invecchiamento precoce e prolungandone la shelf life. Ciò consente di evitare malfunzionamenti o costosi interventi di pulizia su motori ed iniettori. In caso di dubbi sulla qualità del proprio carburante, meglio prevenire effettuando le verifiche ed i test consigliati in precedenza.

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